Passi lenti

Susa: la città del Grande Re

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view post Posted on 20/4/2018, 12:58
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La città nota più antica di tutta la provincia di Torino fu Susa.
Essa fu abitata fin dal neolitico dai Liguri Taurini, che creano un oppida (villaggio fortificato si di una altura) che gli stessi segusini chiamato Seg che in lingua arcaica significava città chiusa.
Intorno al alla metà del I millennio a.C. giunsero anche i Celti che si fusero pacificamente coi Taurini.

Per "Liguri" non dobbiamo intendere solo gli abitanti dell'odierna regione italiana, ma di una grande etnia che da Gibilterra colonizzava tutto il meridione di Spagna e Francia e le attuali regioni di valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e parte del nord della Toscana.
Susa fu il capoluogo dei Taurini che popolarono tutta la Val di Susa e la Pianura e la collina Torinese.
La città taurina e la sua Valle furono da sempre luogo di transito di uomini, culture e merci, provenienti dai valichi alpini del Moncenisio e dal Monginevro, per cui i segusini visti gli standard economici dell'antichità furono un popolo benestante, giovandosi dei traffici commerciali.
Non si hanno notizie di come Susa fosse amministrata prima del I secolo a.C. quando il loro re Donno non incontrò Giulio Cesare con cui strinse un rapporto di amicizia e di collaborazione che proseguì col figlio Marco Giulio Cozio, poi Donno II e Cozio II.
I segusini conobbero già in precedenza i romani quando nel 117 a.C. Gneo Domizio Enobarbo fece costruire la Via Domizia che collegava Susa con Marsiglia e Narbona.
La Valle di Susa grazie ai buoni rapporti con Roma rimase un protettorato indipendente dell'Impero ed i coziani continuarono a gestire la federazione delle tribù alpine come prefetti, fin quando nel 63 d.C. la dinastia non si estinse per mancanza di eredi. Il leggendario re Cozio I fu venerato dai segusini e dai romani come uomo saggio, buono e giusto e il suo mausoleo fu meta di pellegrinaggio fino al IV secolo d.C.
Susa a differenza di altri luoghi mantenne l'impianto urbano dell'oppido originale, a perimetro triangolare e tre porte urbiche ma arricchita da opere monumentali ed infrastrutture di pubblica utilità.
Marco Giulio Cozio su impegno a completare la Via Domizia fino a Torino (divenuta Via Coziana) e nella costruzione della nuova colonia di Torino, tanto che ne fu anche il patrono insieme al primo "sindaco" Caio Minnio.
Delle vestigia romane a Susa rimane molto e vale sicuramente la pena di visitare città e museo civico nel contesto di una visita guidata.

Attached Image: FB_IMG_1522554513793

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