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Julia Augusta Taurinorum

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view post Posted on 20/4/2018, 12:54
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Torino venne fondata dai Taurini della Valsusa in un momento storico imprecisato.
Lo storico greco Polibio che si occupò di ricostruire le Guerre Puniche, intorno al 140 a.C. venne in Piemonte, probabilmente nella città di Taurasia per raccogliere notizie direttamente dai Taurini i quali a loro volta raccolsero le testimonianze di loro nonni o parenti più anziani.
Emerse così che nel settembre del 218 a.C. Il generale cartaginese Annibale Barca, risalite le Alpi da Marsiglia, varcò il Monginevro e sceso dalla Valsusa si acquartierò con le sue truppe presso il Po per far riposare uomini e animali.
Li nei dintorni sorgeva la città di Taurasia, definita forte e possente ed Annibale pensò bene di mandare un'ambasciata con lo scopo di reclutare uomini da aggiungere al suo esercito.
I Taurini alleati di Roma respinsero la sua proposta. Annibale diede un ultimatum di tre giorni poi avrebbe attaccato la città.
Donne, anziani e bambini furono farti fuggire nella foresta di Valdocco, Lucento e Vallette. Arrivarono i rinforzi armari dai villaggi vicini.
Allo scadere dei tre giorni i cartaginesi attaccarono la città che combatté eroicamente per tre giorni e tre notti, venendo poi sopraffatta dalla potenza cartaginese. Si dice che i combattenti taurini morirono tutti sul campo e la città data alle fiamme.
Taurasia venne poi ricostruita.
Non è stata ancora scoperta la sua ubicazione, non ci sono evidenze di continuità abitative fra la nuova città romana con quella arcaica.
A mio vedere il suo centro politico poteva sorgere nei pressi della Vanchiglia e dislocarsi in continuo lungo la Dora Riparia fino a Borgo Dora (il Balòn) dove forse esisteva un porticciolo interno, utile al carico e scarico di merci.
I romani, presenti a Torino fin dal 250 a C. dove crearono il loro primo presidio? Non si sa. Può darsi che vissero in casermette di legno a fianco della città arcaica. Polibio non ci racconta nulla della città arcaica.
Intorno al 30 a.C. con la collaborazione del prefetto segusino i Marco Giulio Cozio viene fondata ex novo la colonia romana di Julia Augusta Taurinorum.
La città sorge in un punto strategico e può contenere fino a 7000 abitanti metà dei quali furono Taurini e l'altra da veterani militari Faleriani, provenienti dal nord del Lazio.
La città fu un quadrato cinto da mura con un perimetro di 2875 metri, 72 insule disposte a scacchiera, con quattro grandi porte urbiche che si aprivano ai due principali assi viari (decumano e cardine) che divideva la città in quattro quartieri.
La città ebbe un foro con le strutture amministrative, un teatro, un acquedotto, una rete di condotti fognari, un teatro, un anfiteatro ed un'area religiosa dedicata alla triade capitolina.
Delle terme pubbliche non si nulla, ma buona parte delle case private aveva un piccolo bagno termale.
Essendo gli inverni torinesi freddi ed umidi ogni casa ebbe il proprio efficace impianto di riscaldamento composto da una caldaia che scaldava dei tubi posti sotto i pavimenti.
Ad Augusta Taurinorum si visse di artigianato ed attività alberghiere. A seconda delle stagioni la città riceveva il transito di uomini e merci da e per la Gallia.
Torino era apprezzata per gli artigiani che lavoravano con maestria marmo e pietre con cui venivano realizzate epigrafi, lapidi commemorative, statue di notabili e monumenti funebri.
Transitando molte merci, Torino fu sede di grandi magazzini per il loro deposito e stoccaggio e si vendevano all'ingrosso i prodotti di prima necessità che poi venivano piazzati al minuto nei mercati locali dai commercianti torinesi a quelli della provincia.
A Torino diversamente da altre colonie mediterranee i cittadini si dedicavano di rado ad attività ludiche. Da Ottobre a Maggio a causa del freddo si stava chiusi in bottega a lavorare per giornate interminabili. I torinesi per il loro carattere preferirono contare i sesterzi che fare presenza nelle arene.
Torino visse secoli di tranquillità fino allo scontro fra Costantino e Massenzio avvenuto nel 312 d.C.
Il medioevo si rivelò invece piuttosto denso di avvenimenti.
La prossima volta parleremo dei reperti archeologici e delle vestigia romane.

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