L'area litoranea della Costa Azzura è antropizzata da tempo immemore, e reperti speleo archeologici ci riportano all'uomo di Neanderthal e successivamente al Crò Magnon. Ma fu a partire del III millennio a.C. Che la popolazione dei Liguri si stanziò stabilmente nel territorio, che allora era piuttosto esteso.
L'area che ci interessa è la Zona Intemelia che parte da Sanremo e termina a Nizza, abitata da tempi remoti dalla tribù dei Liguri Intemeli e la cui capitale fu Ventimiglia
(la Albintimilium romana).
Essi vissero in piccoli villaggi federati, in prevalenza degli oppida nascosti sopra le alture poiché coscienti che se il mare dava loro sostentamento allo stesso modo poteva portare loro qualunque tipo di pericolo.
Come tutti i liguri della riviera condussero la vita dura e modesta, fatta di zolle di terra rubate al mare da rendere coltivabile, caccia alla selvaggina, allevamento di ovini e appunto la pesca, quando il Tirreno era prospero.
L'area più antica di Ventimiglia non è quella del piccolo parco archeologico romano fra la ferrovia e l'ospedale, ma quella di Balzi Rossi quasi al confine, dove in alcune grotte sono state ritrovate incisioni rupestri risalenti al Paleolitico.
Proseguendo in bici, dopo una sgambata in salita si raggiunge Menton (l'unione di due parole quella ligure Ment ossia roccia ed Omnis ossia tutto, tradotto roccioso ovunque) attraverso la trafficata strada che in epoca preistorica fu un sentiero per poi diventare una strada consolare con nome di Via Julia Augusta, che a Marsiglia si sarebbe congiunta con la Via Domizia proveniente da Torino e Susa.
La strada attuale rimane stretta, pericolosa, quasi perennemente congestionata dal traffico ed avanza in un continuo sali scendi con pendenze a volte sostenute.
Arrivo a Monaco più scazzato che stanco, non mi piace pedalare su strade trafficate e strette, dopo un po' diventa stressante.
Dunque eccomi a Monaco fra la rocca ed il porto ben riparato dalle tempeste marine.
Monaco fu colonizzata dalla preistoria da popolazioni autoctone di etnia sconosciuta, poi arrivarono i Liguri, quindi i Fenici ed a partire dall'VIII secolo a.C. i conquistatori greci che la ribattezzarono Monoikos e vincendo i Gallo-Liguri a Nizza che venne colonizzata battezzata col nome di Nikaia in onore della dea della vittoria ellenica Nike.
Dal II secolo a.C. i Romani colonizzarono la Intemelia da Ventimiglia a Nizza. Monoikos divenne Portus Erculi Monoeci e nella collina di Nizza fu fondata Camanelum che in poco tempo si fuse con la città greca.
Già ai tempi dei romani l'Intemelia da Sanremo (Matutia) a Nizza era considerata come luogo per creare stazioni climatiche dove già allora i ricchi delle grandi città del Nord-ovest andavano svernare oppure ci passano gli ultimi salubri anni di vita.
Nei pressi a La Turbie ha sito il bellissimo Tropheo Augusti un imponente monumento celebrativo che l'imperatore Augusto fece ereggere come monito di sconfitta ai Galli, in barba alle stronzate e balle diffuse dal francesotto René Goscinny che vedeva il suo improbabile Asterix vincere sui romani... Eh no cari francesi! Voi dagli italiani le avete sempre prese.
Ultimo tratto storico degno di menzione è la nascita del principato omonimo.
L'8 gennaio del 1297 il genovese Francesco Grimaldi e Ranieri I signore di Cagnes portano a compimento il colpo di stato presso il castello di Monaco.
Da quel momento il principato attraverserà una lunga storica tormentata a causa di guerre e tentativi di sabotaggio che si concluderà dopo la metà dell'800 con una fortissima riduzione del suo territorio.
Oggi Monaco è un porto franco per gente molto ricca, che qui viene a fare i propri intrallazzi oppure ad occultare grandi somme di denaro in banche e gioco d'azzardo.
La parte più bella è quella della rocca, che mantiene ancora intatto il suo aspetto di borgo medievale ligure.
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