Passi lenti

La Via dei Romani

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Salvatore Reale
view post Posted on 30/11/2017, 01:13




In tempi assai remoti, forse risalenti al Paleolitico,le grotte e le balme (ripari sotto lastre di pietra naturale sporgente) vennero stabilmente abitate prima dai popoli preindoeuropei poi dai Ligures, Celti, Iemeri, in minima parte dai Romani e dagli Occitani (franco-provenzali).
Tutta la valle con le piccole vallette collaterali era collegata da sentieri nascosti nella foresta che conoscevano solo gli indigeni.
La strada usata dai Romani partiva da Susa, raggiungeva Meano e da li il colle delle Finestre. Da li si divideva in tre sentieri:
- 1: Colle delle Finestre (2200 m), Monte Ciantiplagna (2875 m), il Gran Serin(2600 m), il Colle dell'Assietta(2472 m), il Monte Genevris (2580 m) e scendeva su Oulx.
- 2: dal Colle delle Finestre scendeva su Usseaux dove incrociata un sentiero di fondovalle che partiva da Villaretto, risaliva verso Fenestrelle,Laux, Pourrieres, Pragelato e quindi il colle del Sestriere per poi scendere su Cesena Torinese.
Nella mia escursione ho scelto il secondo itinerario,conosciuto come la Via dei Romani.

Inizio il mio cammino da Fenestrelle (Finisterre 1100 m) dove fa bella mostra di se il celebre forte militare che si abbrbica fino a 2000 m, usato come campo di prigionia per i soldati borbonici catturati dai sabaudi e che qui morirono in 30 mila. I soldatini meridionali deportati qui vennero lasciati a morire di fame,di stenti e soprattutto di freddo. Bastava una sola notte invernale a -25 gradi Celsius senza fuoco e coperte per ammazzare un centinaio. Gli infissi alle finestre vennero fatti togliere per eliminare in poco tempo migliaia di persone. Purtroppo la guerra imperialista di unità nazionale orchestrata dai Savoia e Cavour e Garibaldi si compì sul sangue dei meridionali e soprattutto dei campani, compresi i civili inermi massacrati da capi in armi come Cialdini. Se per il Piemonte ricchezza, per il Sud fu l'inizio della mai risolta Questione Meridionale.
Proseguo verso il centro del villaggio per una breve visita e l'acquisto di beni alimenta quindi raggiunto il fondo attraverso il ponte sul Chisone alla mia sinistra ed inizio la camminata in un sentiero dentro la foresta fino al Laux. La strada sale in continuo per circa un paio d'ore per poi scendere sul villaggio in pietra del Laux col suo piccolo lago glaciale verde a fianco di una scoscesa Alpe rocciosa. Laux dal latno Laus (lode) fu forse una stazione climatica estiva molto apprezzata dai patrizi romani del torinese che probabilmente vi fecero erigere una villa alpina.
Al Laux vennero fatti parecchi meeting e conferenze compresa quella valdese del 1528 in vista del passaggio alla Riforma Protestante avvenuta nel 1532.
Il sentiero per aggiungere Pourrieres é interrotto da una frana, pertanto mi tocca camminare sulla pericolosa SR 23 e poi da Pourrieres ritornare sulla strada sterrata per raggiungere il camping di Fraisse(1421 m) per la notte. Monto la tenda,voglia di cucinare non ne ho,così faccio al ristorante casalingo attiguo.

Il mattino seguente dopo una buona colazione smonto tutto e riprendo il cammino verso Pragelato inoltrandomi nuovamente nel sentiero della foresta. Arrivo a Soucheres Basses e da li proseguo ancora su sentiero boscivo fino a La Ruà. Da qui in avanti inizia la strada bianca (in inverno pista da sci) che risale fino a Traverses, Pattemouche alle porte della Val Troncea. Decido di riposare e fare pranzo. Dopo un'ora riprendo il cammino raggiungendo Borgata e poi il Colle del Sestriere (2035 m) in tre ore. Sestriere è ariosa,soleggiata e fresca anche d'estate. Bevo acqua fresca e leggera alla fonte napoleonica accanto alla tomba di Omero il cavallo di Napoleone.
Sestriere fu un prato fiorito per il pascolo maggese fino alla meta degli anni '30 del secolo scorso poi gli Agnelli la trasformarono in una importante stazione sciistica di livello mondiale e qui vennero disputate le celebri gare delle Olimpiadi Invernali del 2006.
Ritorno a Borgata e li prendo posto in campeggio,dove monto la tenda. Si alza un vento freddo che a mezzanotte fa precipitare le temperature a +3 gradi. Sono comunque bene equipaggiato. Il cielo è stellato e la minestrina che ho cucinato pare avere un gusto speciale. Ho proprio bisogno di una buona dormita.
La traversata finisce cosi, anche perché il giorno dopo si tornaa casa.
La Via dei Romani prosegue fino a Cesena Torinese e da li incontra la Via Coziana che conduce fino a Marsiglia e Narbona. Anticamente la Liguria e parte della Costa Azzura erano impervie e pertanto le carovane commerciali dirette dall'Italia alla Francia valicavano le Alpi Occidentali.

Attached Image: img_20170608_1939492

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