Non basterebbero dieci anni per poter godere delle bellezze custodite(e spesso ben nascoste) del Piemonte.
La Langa e' quel luogo di cui ho sempre voglia in qualunque periodo dell'anno, tanto che ad Alba e dintorni sono ormai di casa, anche perche' dista solo 80 km da dove vivo.
Vi racconto di un weekend di fine settembre, il momento migliore per poter visitare queste splendide colline.
- Primo Giorno -
Parto intorno alle 9,00 con bel tempo e temperatura mite.
Sosta cappuccino e panino a Vigone, quindi strada diretta per Pancalieri, Casalgrasso e Carmagnola con sosta di rito alla fresca fonte di San Francesco nella contrada San Bernardo.
Quindi direzione Roero passando per Ceresole d'Alba, Corneliano, Sommariva Perno e giù fino ad Alba e visita cittadina.
Alba e' una città assai antica, il suo primo nucleo fu fondato dai Liguri Vagienni nel Neolitico, composto da diversi villaggi lungo il Tanaro e fra loro federati.
Reperti archeologi e notizie storiche ci raccontano che gli albesi furono già allora degli ottimi imprenditori. Il mercato albese era famoso per essere il più ricco e fiorente dell'antichità piemontese, tanto che oltre a trafficare con diversi tipi di merce esistevano manifatture per la produzione di armi.
L'anneasione di Alba al mondo romano non fece che aumentare la prosperità e l'intensificazione della produzione vinicola.
Alba Pompeia fu iscritta al censo aristocratico della prestigiosa Gens Pollia, la tribu' piu' importante del Piemonte.
Grazie ai suoi facoltosi patroni, Alba divenne una città bella ed importante, tanto da essere nota in tutto l'Impero ed un insegnante di lettere greche, tale Publio Elvio Pertinace divebbe perfino uno fra i piu' saggi imperatori.
Non si fanno mancare nulla.
Della città' romana di visibile non rimane nulla, ma scavando ad un paio di metri sotto terra emerge un mondo inedito che svela le preziose vestigia del tempo andato. Come spesso accadeva, la cittadella medievale era venuta su utilizzando come fondamenta le strutture esistenti. I'assetto urbano del centro storico pare essere rimasto immutato dal 1300 in poi. Non mi dilungo oltre, come sempre faccio, vi lascio una traccia.
Riparto verso Grinzane dove e' visibile un bellissimo castello immerso fra i filari dei vigneti, appartenuto ai Conti Benso di Cavour, Quindi Gallo, La Morra Barolo, Monforte e Dogliani che raggiungo verso le 14,00.
Edited by ciclotore2 - 18/1/2016, 00:42Attached Image: IMG_20160115_214459