Passi lenti

IL GOLFO PARADISO, Cicloturismo

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ciclotore2
view post Posted on 20/10/2015, 23:00




Viaggio di metà estate con bel tempo, clima caldo ma mitigato dal qualche brezza di vento.
Come un molti altri viaggi, anche questa volta non ho programmato nulla, scoprendo la mia destinazione strada facendo. Tempo a disposizione, il solito Weekend libero di fine mese.

-Primo Giorno

Dopo l'ultima verifica a bici e bagaglio, inizio il mio viaggio da Pinerolo alle 11,00 per le strade secondarie di campagna verso Scalenghe, Castagnole P.te, Carignano, Santena e Poirino.
A Poirino faccio un breve break pranzo in un bar con ristoro, poi Proseguo verso la Statale 10 fino ad Asti che raggiungo alle 15,00.
Faccio uno spuntino con un gelato poi mi avvio verso il centro storico cittadino spingendo la bici a mano.
Asti e' una bella città, a misura di famiglie, ricca di storia e di cultura.
Verso le 16,30 ritorno in stazione ed imbarco la bici sul treno RV per Genova. Posiziono la bici nel bagagliaio apprendendola ad un gancio. Il sistema di trasporto nelle pilotine nB lascia molto a desiderare perché poco o per niente pratico. Per accedere alla piattaforma bisogna smontare le borse e sollevare la bici di peso (e la mia pesa! ) e poi fare le contorsioni per farla entrare nel vano bagagli. A parte sui pochi treni regionali come minuetti e jazz, trasportare la bici e' una vera impresa. Per non parlare della pericolosità stradale fra Poirino ed Asti dove una pista ciclabile accanto alla statale non ci starebbe male.

Arrivo alla stazione di Genova Brignole intorno alle 19,00.
Percorro l'elegante Via XX Settembre fino alla splendida Piazza De Ferrari, quindi il bel Palazzo Ducale e giù in Via San Lorenzo accanto al Duomo trecentesco fino a Piazza Caricamento, quindi tutta la strada fino a Sanpierdarena, Sestri Ponente, Voltri ed Arenzano dove ha sito il camping.
Alle 22,00 fra montaggio tenda e doccia sono pronto per la cena, nella trattoria interna della struttura.
Scelgo una impepata di cozze con in delizioso sughetto piccante e linguine allo scoglio. Fra una cosa e l'altra vado a dormire intorno alle 23,30.

- Secondo Giorno

Mi sveglio alle 7,00 e vado a fare un'altra doccia e la colazione.
Ho dormito con le porte della tenda spalancate senza godere del beneficio di un po' di brezza marina. Fa davvero caldo. Decido di lavare e stendere il vestiario usato ieri. Nel mentre faccio la conoscenza di un cicloviaggiatore di Chambery e diretto a Roma, una coppia di escursionisti provenienti dalle Alte Vie Liguri e altri campeggiatori stanziali. Per loro vedere una persona che viaggiare in bici e tenda e' come vedere un marziano. Ci vorrà del tempo prima che la gente in Italia imparoad aaccettare il cicloturismo come un fatto normale. Rispondo alle loro domande con piacere, mi piace chiacchierare con la gente.

Alle 10,30 inizio il mio viaggio, l'idea e' quella di arrivare a Portofino e da li tornare indietro.
Il s ore picchia duro. Mi fermo a Sestri Ponente a fare rifornimento di acqua e di Polase. Scorgo la carcassa della Costa Concordia, castigata in un molo per il suo smantellamento. I genovesi superstizioni hanno fretta di togliere la dai piedi, mentre i ristoratori delle alture genovesi ne hanno tratto un business, una attrazione "paesaggistica".
Non avendo esperienza di guida nel capoluogo ligure, finisco sopra la pericolosa sopraelevata che bypassa il centro cittadino da dove si gode di una bella ed inedita vista sulla città. Mi affretto a trovare la prima uscita sul Porto Antico anche perché i genovesi alla guida di qualunque mezzo motorizzato sono un disastro.
Faccio una sosta nei pressi del Bigo. Quindi Renzo Piano ridisegno' il porto restituendolo ai cittadini come luogo turistico futurista in occasione dei 500 anni della scoperta dell'America nel 1992.
Mi dirigo al Molo Mandraccio e compro un biglietto del traghetto per Portofino, poi prenfo dell'ottima focaccia ligure ed un paio di birre fresche.
Alle 13,50 mi imbarco nel traghetto. Durante la navigazione mi godo il panorama dal mare e scatto diverse foto. Questi villaggi che si susseguono uno dietro l'altro sono come piccole perle incastonate fra le aspre rocce liguri. Il Golfo Paradiso inizia da Genova ed arriva fino al Monte di Portofino ed alcuni tratti sono riconosciuti come patrimonio UNESCO, come il braccio mare e le coste di San Fruttuoso.
Arrivo a Portofino intorno alle 16,00 e appena sbarcato decido di prendere la strada per Santa Margherita e tornare ad ad Arenzano. La strada e' stretta, trafficata e pericolosa, anche se fornisce una splendida visione di alcuni scorci panoramici mozzafiato.
Ma la bellezza del momento mi viene rovinata dal passaggio di un furgone che spinge a destra mandandomi a sbattere contro uno scooter col baule fuori stallo. Mi ritrovo a terra con la schiena dolorante, attorniato da tanta gente, i volontari del soccorso ed i vigili urbani che mi rassicurano di aver visto la scena è di aver inseguito il colpevole. Nella sfiga un po' di sollievo. Vengo portato al pronto soccorso di Lavagna per accertamenti ma non risultano danni a parte qualche contusione. Vengo dimesso alle 20,00.
Ritorno a Genova in treno, poi a Brignole prendo un taxi per Arenzano. Ho dietro una buona scorta di antidolorifici.
Faccio una doccia fresca poi vado in trattoria a mangiare. Proprio mentre sto per terminare il primo, scoppia una lite furibonda in cucina. Lascio la trattoria, pago il conto e torno in tenda.
Penso a che fine abbia fatto la mia bici, ma la stanchezza ha la meglio e mi addormento immediatamente.

-Terzo Giorno

Mi risveglio un po' indolenzito. Faccio colazione smonto tutto e mi dirigo verso il taxi. Nel mentre mi e chiamano i vigili urbani di Santa Margherita invitandomi a ritirare la bici e firmare il verbale.
Mi ritorna il buon umore e provo Una grande gioia a sapere che nessuno mi ha fregato la bici.
Intorno alle 12,30 ho firmato il verbale, ritirato la bici e riparto verso San Lorenzo-Ruta. La strada sale a Buona pendenza e curve strette mostrando alcuni scorci panoramici. Superato il tunnel di Ruta mi fermo ad un ristorante.
Decido di pranzare con una frittura mista di Pesce e due birre, poi riparto in discesa verso Recco, quindi Nervi e Genova Brignole.
E' ormai ora di riprendere il treno per tornare a casa.
Nella vacanza non mi è mancato nulla, ma per fortuna anche stavolta ho portato a casa la pelle.

Edited by ciclotore2 - 31/10/2015, 00:41

Attached Image: FB_IMG_1446217841253

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