Ciao a tutti!
E' da un po che non mi faccio sentire, ma putroppo quest'anno il meteo non è stato clemente e le mie uscite in montagna sono state meno di quel che avrei voluto
La scorsa settimana, però, sono riuscito ad organizzarmi e partire, destinazione: Lagorai
tanto per non smentirmi... Decido tutto tra giovedi e venerdi quando le previsioni sono affidabili: partenza in solitaria, giro sulla val forame e val moena e serata in bivacco!
Sabato mattina partenza da vicenza alle 8.26, dopo aver fatto scorta di viveri dal salumiere vicino casa; scelgo di non prendere l'autostrada ma di fare la valsugana fino a Castelnuovo e da Telve prendere il passo Manghen, risparmiando cosi un centinaio di km rispetto al tragitto in autostrada che voleva farmi prendere il navigatore...
Inizia cosi la mia avventura in solitaria e decido di godermi ogni istante della mia gita.
In salita verso il passo Manghen la strada è stretta, piena di curve e completamente libera: ne approfitto per tirare il collo alla macchina e divertirmi
salgo al passo penso con un tempo da record
e mi fermo a prendere un caffè al rifugio.
Riprendo la strada, stavolta in discesa e con molta calma e prudenza, di fatti dal versante di Cavalese salgono molti motociclisti...
Alle 11 arrivo al parcheggio (1140m) in località Tabià, sistemo lo zaino con acqua e viveri, spuntino e alle 11.25 mi incammino sulla forestale che si stacca sulla dx del 317.
Salgo con calma, fermandomi spesso a fare foto o osservare ciò che mi circonda, la forsestale sale nel bosco ed accanto scorre il Rivo del Forame.
In appena un'ora mi ritrovo alla Casera delle Capre, dove decido di fermarmi a pranzare.
Riprendo il cammino verso le 13 e il mio obbiettivo ora sarà il Baito dei Manzi 2047m, dove dovrei fermami per la notte.
A quota 1900 circa passo accanto al Baito Pignaro, vicino la Malga Forame Alta, non posso non fermarmi per curiosare: un bel localino, ben tenuto e curato, completo di tutti i comfort! Lenga, acqua, pentolame, stufa, letti e quant'altro... non c'è il caminetto ma vabbè...
Torno sui miei passi verso il Baito dei Manzi, fatico a trovare il sentiero che si stacca dal 317B perchè in realtà non c'è... io sono riuscito a raggiungerlo solo perchè ad un certo punto mi è venuto qualche dubbio e mi sono soffermato a guardarmi intonro riuscendo cosi a scorgerne il tetto in lontananza 400m-500m(infatti lo avevo già passato)
Arrivo dunque al Bivacco dei Manzi alle 14.30 e..... delusione!
Il bivacco è polveroso, la porta resta chiusa solo se ci si appoggia un sasso, le coperte sono smangucchiate dai topi, la stufa non sembra messa bene e quel che è peggio dalla sorgente fuori esce pochissima acqua... tra l'altro sul tubo si sono formate anche delle alghe...
Decido di tornare quindi giù al baito del Pignaro e me ne impossesso fino al giorno dopo
Passo il tempo rilassandomi, scattando foto e soprattutto ascoltando la radio: si qualcuno ha portato una piccola radiolina che ho sintonizzato su Radio Edelweiss Sudtirol, una stazione in cui non si sente una sola parola in italiano ma che propone musica tirolese a rotazione 24h su 24
Accendo la stufa alle 17.30/18.00, ceno e passo un po di tempo con un due sudoku che non riesco a finire
alle 22.30 mi infilo nel sacco e sono poronto a riposarmi... sul più bello alle 23.00 vengo svegliato da degli animali, probabilmente camosci, che si avvicinano al baito e si grattano sulla parete
li scaccio con un fischio e finalmente posso dormire... la pace dura fino alle 5 e mezza quando ritornano
mi arrendo, sono io l'intruso, mi giro dall'altra parte e cerco di non sentire i rumori
Alle 8 riprendo il cammino sul 317B, direnzione Forcella del Capitello 2253m e scendo verso la Val Moena. Passo accanto al Baito delle Anzole che scopro essere chiuso a chiave...
Arrivato al 317 leggo sul cartello che il baito delle stellune dista soltanto 30minuti, decido di raggiungerlo: delusione... il baiot è chiuso a chiave e resta aperto solo un ricovero abbastanza malmesso...
Torno a valle passando per il baito della Strenta, anch'esso chiuso a chiave, e raggiungo il bivacco di Malga nuovoa di Val Moena: lo trovo aperto, ma pieno di sporcizia... latte di birra (vuote) e bottiglie in abbondanza ed ovunque disordine... peccato perchè è in una bellissima posizione bucolica al centro della vallata col riuscello che passa accanto.
Faccio uno spuntino con l'ultimo cibo che mi è rimasto e mi incammino verso la macchina, stavolta senza più soste.
La mia avventura si conclude al parcheggio che raggiungo alle 13, per il ritorno sceglierò poi di prendere l'autostrada per comodità e per non affrontare il traffico della valsugana...
Ed ora un po di foto... ritenetevi fortunati perchè il secondo giorno non ho praticamente scattato foto in quanto avevo la memoria piena (mi sono scordato di eliminare un film...
)
Parcheggio in località Taibà, un ultimo saluto alla Punto in lontananza e si parte...
Ponte Crosette
Cascata sul Rivo del Forame
Casera delle Capre...
...e ettaglio della fontana
Baito Pignaro
Val Forame dal 317B
...con relativa natura morta
Finalmente al Baito dei Manzi... ma che delusione l'interno!
Meglio tornare al Pignaro!
Giochi di luci ed ombre
Ed il Crocifisso nei pressi del bivacco
Malga Forame Alta
Selfie
Omino di pietra
WC
Nuvole al tramonto
Luci del bivacco e passatempi
La vallata nel silenzio della notte
Natura morta 2
Cimon d'Inferno, 2333m
Una piccola diga artificiale
Val Moena con Cima Stellune