giorro |
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| Ho cominciato ad arrampicare a 6 anni e ringrazio mio padre per avermi portato in palestra quella sera. In 16 anni di arrampicata sportiva mi è capitato di vedere incidenti, persone che si fanno male, che cadono da 10 mt senza un graffio o con una gamba rotta. Un caro amico fece oltre 25mt di volo, ma dopo parecchi anni di fisioterapia oggi cammina, corre, vive senza nessun tipo di problema. L'arrampicata sportiva NON è uno sport estremo e statisticamente parlando è molto più pericoloso il calcetto della domenica. Gli incidenti capitano, però, su questo non ci piove. Anni fa mentre arrampicavo con alcuni amici è crollato un masso grande come una persona, da una decina di metri di altezza, senza ferire nessuno fortunatamente. Se chi era sotto la parete non se ne fosse accorto, in quei pochi istanti, probabilmente non ci sarebbe stato molto da fare per lui. Fosse succeso a mio figlio, o ad un amico probabilmente sarei disperato, e come non esserlo. Ma serebbe peggio vedere una persona cara che non insegue le sue passioni, che non ci prova e che si lascia morire giorno dopo giorno davanti alla televisione. Non so cosa significhi "si poteva evitare", ma so che non ha molto senso come discorso. E' successo, e basta.
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