| io ho passato 5/6 anni della mia vita tra centri sociali e manifestazioni, ed ero in piazza, quando lo ritenevo giusto. Di manifestazioni ne ho viste tante e credo che siano un mondo a sè. Col passare del tempo mi sono (per fortuna, aggiungerei) distaccato da tutte le varie correnti estreme - logicamente sto parlando di sinistra - fino a decidere che io e la politica non avremmo mai dovuto avere più niente a che fare, e non per disinteresse qualunquista all'italiana, sarebbe assurdo, ma per una serie di ragioni, una densa serie di ragioni. Di queste, la principale è che ovunque tu guardi, che sia un partito di destra, che sia un centro sociale anarco-insurrezionalista, sono sempre pochi quelli che tirano i fili e bene o male, li tirano per i loro interessi. Anche in una manifestazione che raccoglie, sotto un'unica idea (la scuola, la crisi, il lavoro...) migliaia e migliaia di persone, ci sono sempre poche teste che manovrano tutto, ed io ho sempre detestato i burattini. Tante volte (come al g8 di genova) capita che un corteo pacifico all'improvviso venga controllato da una manica di idioti pronti a trasformarlo in guerriglia. E non importano i motivi; chiunque manifesti violentemente, chiunque vada armato in corteo, chiunque lo guidi verso lo scontro non è altro che un idiota, un triste idiota che ha bisogno di sentirsi qualcuno.
Questa è l'unica cosa che mi viene in mente guardando quella foto. Sicuramente non sono io a poter sapere come mai quel ragazzino abbia preso una bastonata (o un pugno, un pallettone, un sasso..), ma posso dirti che una testa di cazzo (sia esso manifestante o poliziotto) ha deciso che così doveva andare. Forse il ragazzino stesso poco prima aveva un'arma in mano, forse è stato uno sbaglio di qualcuno, ma ti ripeto che non importa, come non importa del perchè e di come una pallottola si pianti nello zigomo di Giuliani. Il fatto è che finchè le persone continueranno a usare il cervello come carta igienica, così andranno le cose. Guidare un corteo contro un esercito di poliziotti armati, e di una facilità sconcertante, e se qualcuno non vi assiste, difficilmente può capire.
"...è che ho constatato, attraverso la mia esperienza di vita, che un uomo solo non mi ha mai fatto paura, invece l'uomo organizzato mi ha sempre fatto molta paura, ecco, semplicemente questo." [F. De Andrè, Elogio della Solitudine
|