Passi lenti

Consiglio per romanzi, ..sul tema del camminare naturalmente.

« Older   Newer »
  Share  
Sudotanto
view post Posted on 13/8/2012, 15:03




Ciao a tutti,

dato che io (Katia) non sono ancora così esperta riguardo il camminare in montagna e tutto quello che ne consegue, da poter partecipare attivamente al forum, partecipo qui..riguardo la lettura, campo in cui me la cavo meglio ^_^

Volevo lasciare 3 consigli (per ora) di romanzi molto belli che ho letto:

- Il mondo a piedi - Elogio della marcia, di David Le Breton;

- L'arte del camminare - consigli per partire col piede giusto, di Luca Gianotti;

- Elogio del limite - sogna in grande e osa fallire, divagazioni sull'arte di correre, di Fabrizio Pistoni.

Buona lettura.. nei momenti in cui.. non camminate :B):
 
Top
view post Posted on 14/8/2012, 10:18
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


Mi hanno incuriosito i tuoi consigli e sono andato in cerca in rete per saperne qualcosa di più:qui ho trovato qualcosa di David.
chrome://newtabhttp//www.lameditazionecomevia.it/lebreton.htm

la meditazione come via
La bellezza di camminare
"Camminare significa aprirsi al mondo. L'atto del camminare riporta l'uomo alla coscienza felice della propria esistenza, immerge in una forma attiva di meditazione che sollecita la piena partecipazione di tutti i sensi (...) Spesso camminare è un espediente per riprendere contatto con noi stessi! [...]
Camminare è un modo tranquillo per reinventare il tempo e lo spazio. Prevede uno stato d'animo, una lieta umiltà davanti al mondo, un'indifferenza alla tecnica e ai moderni mezzi di trasporto o, quantomeno, un senso di relatività delle cose; Fa nascere l'amore per la semplicità, per la lenta fruizione del tempo. [...]
Camminare riduce l'immensità del mondo alle dimensioni del corpo. [...]
Camminare è un metodo per calarsi nel mondo, per compenetrarsi della natura, per mettersi in contatto con un universo che rimane inaccessibile alle normali modalità di conoscenza e di percezione. Con il proseguire del cammino, il viaggiatore allarga lo sguardo sul mondo, immerge il suo corpo in una nuova condizione. [...]
Sicché un cammino non è necessariamente prigioniero di una vasta geografia, può anche compiersi in uno spazio ristretto, perché ciò che conta è soprattutto la qualità dello sguardo. [...]
Camminare è un modo per decondizionare lo sguardo, incide un percorso non solo nello spazio ma anche nell'intimo, conduce a percorrere le sinuosità del mondo e del proprio essere in uno stato di ricettività, di alleanza. Geografia dell'esterno che si congiunge a quella dell'interno svincolandola dalle normali costrizioni sociali; "la bella strada color lavanda impallidisce a ogni secondo. Nessuno l'ha mai percorsa, anch'essa é nata con il giorno. E il villaggio là in fondo non attende che Voi per risvegliarsi all'esistenza (Roud 1984)".

Anche qui c'è questo doppia realtà che dobbiamo cercare di vivere durante la meditazione camminata: da una parte concentrazione interiore, sguardo rivolto "dentro"; dall'altra fruizione dell'esterno, della sua bellezza, di ciò che è prodotto dai miei movimenti, dal mio contatto a terra. Più sono dentro e più sono proiettato fuori. Maggiormente realizzo uno stato di calma e attenzione silenziosa e più sono ricettivo all'esplosione di informazioni che mi provengono dall'esterno.
Abbiamo iniziato la pratica con l'anapanasati. Poi un giro di camminata in tre movimenti; un altro giro dividendola in cinque. Ricordiamoci, quando ci fermiamo ad ogni angolo, di rilassare le tensioni che si sono accumulate sulle spalle, nel collo, sul petto, sulla parte superiore delle braccia. Ancora meglio sarebbe riuscire, durante la stessa camminata, a porre attenzione al rilassamento di queste parti. Questo ci costringe ad una maggiore concentrazione e forse un rallentamento della velocità del nostro passo può essere benefico. La parte superiore del busto dovrebbe essere così rilassata, da farci sentire tutto il suo peso nelle mani, come se il sangue - fluendo liberamente - arrivasse tutto ad acquietarsi sul fondo delle loro dita.
Poi abbiamo fatto un nuovo esercizio: attenzione ai suoni. Fenomeni che potrebbero risultare ad alcuni distraenti, come il rumore delle macchine per la strada, persone che urlano, ecc., diventano un oggetto di meditazione. Sempre seduti alla solita maniera, riceviamo semplicemente i suoni. Anche qui è molto importante non emettere alcun giudizio tipo "mi piace", "sgradevole", "dolce", "antipatico", "disturbante", ... Dobbiamo essere puri ricettori, come se fossimo semplici registratori. Prima ci si sofferma su un suono, poi su un altro; poi ci si rende conto che ce ne è un numero assai alto accavallati l'uno sull'altro, in parallelo. Si arriva a percepire dunque non più questo o quel suono, ma l'intera sinfonia. Se si pratica questo esercizio per un certo tempo, arriva un momento in cui si comincia a sentire un nuovo suono, che alcuni hanno chiamato "il suono del silenzio": una specie di sibilo sotterraneo e sottostante a tutti i suoni passeggeri. Un altro importante effetto di questo esercizio è che si scopre, paradossalmente, la bellezza, la semplicità, la piacevolezza di suoni che di solito ci aggradano ben poco: rumori di motori, urla sgraziate, ecc. Divenendo oggetti di semplice attenzione non giudicante, rivelano una parte di sé prima a noi sconosciuta.
Alla fine della lezione, una storia zen sulle qualità necessarie per entrare nella via che conduce alla realizzazione (clicca qui).
www.lameditazionecomevia.it

Mi sembra una lettura molto interessante, grazie del suggerimento :)
 
Top
dy_23
view post Posted on 14/8/2012, 23:23




Centra poco con la montagna..però consiglio a tutti VENUTO AL MONDO della Mazzantini
 
Top
giorro
view post Posted on 7/1/2013, 00:17




WILD, di Cheryl Strayed, racconto autobiografico del suo trekking lungo più di millesettecento km, lungo il Pacific Crest Trail.

Non è certamente il libro più bello che abbia mai letto (il primo posto lo lascio a Opinioni di un Clown di H.Boll), ma l'ho divorato in una decina di giorni, godendomi ogni singola pagina, quasi fossi con lei. A riguardo, la rivista PEOPLE scrive: "Nelle pagine di Wild si sente il fuoco del deserto, il gelo glaciale della Sierra e la forza ipnotica di una donna eccezionale che trova la sua strada, e se stessa, un coraggioso passo dopo l'altro.
 
Top
view post Posted on 9/2/2013, 16:25
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


CITAZIONE (giorro @ 7/1/2013, 00:17) 
WILD, di Cheryl Strayed, racconto autobiografico del suo trekking lungo più di millesettecento km, lungo il Pacific Crest Trail.

Non è certamente il libro più bello che abbia mai letto (il primo posto lo lascio a Opinioni di un Clown di H.Boll), ma l'ho divorato in una decina di giorni, godendomi ogni singola pagina, quasi fossi con lei. A riguardo, la rivista PEOPLE scrive: "Nelle pagine di Wild si sente il fuoco del deserto, il gelo glaciale della Sierra e la forza ipnotica di una donna eccezionale che trova la sua strada, e se stessa, un coraggioso passo dopo l'altro.

[IMG]
wild
Da libri
[/IMG]
Su tuo consiglio l'ho letto anch'io.
Secondo me sarebbe stato più interessante se avesse omesso di raccontare i suoi appetiti sessuali, che nulla hanno a che fare col trekking. Comunque beata la sincerità. :cry:

Edited by Pinkop - 10/2/2013, 08:33
 
Top
giorro
view post Posted on 10/2/2013, 00:36




Sì, ho trovato anche io che ci siano alcuni aspetti un po' fuori tema, anche se in fin dei conti servono sempre a far capire meglio al lettore la personalità del protagonista (in questo caso lei stessa). Credo anche che per noi ometti capire i sentimenti e le emozioni di una donna, raccontati da una donna sia anche un po' più difficile; forse le lettrici possono apprezzare maggiormente anche questi aspetti.
 
Top
view post Posted on 10/2/2013, 11:36
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


Che una donna per fare un trekking del genere si preoccupi di portarsi un pacco di preservativi mi lascia sconcertato.
Questa secondo me, altro che il trekking : cercava qualcos'altro.
Ma forse i costumi sono cambiati e io sono all'antica.
Se le donne sono così sono stato fortunato a vivere in un'altra epoca. :cry:
 
Top
giorro
view post Posted on 10/2/2013, 12:51




beh, si è solo "preparata", questo non fa di lei una poco di buono ;)
 
Top
view post Posted on 11/2/2013, 11:28
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


CITAZIONE (giorro @ 10/2/2013, 12:51) 
beh, si è solo "preparata", questo non fa di lei una poco di buono ;)

quoto
Non è casuale il titolo :"Wild" Poi secondo me alcuni particolari piccanti (magari inventati) aiutano a vendere più copie.... :cry:
 
Top
view post Posted on 15/11/2014, 15:56
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


 
Top
9 replies since 13/8/2012, 15:03   299 views
  Share