Karryless |
|
| Caro Pinkop, nemmeno io sono di primo pelo :-) Sono comunque curioso di sentire che ne pensa il grande Stefano.
Spiego il perche' preferisco materiali classici e una fattura semplice anche se inizialmente un po' rigida. Non si tratta solo di una questione filosofica. Il goretex e' fantastico, ma le sue proprieta' durano poco, al che bisogna buttare la scarpa, o rassegnarsi ad usarla sapendo che impermeabilita' e traspirazione saranno compromesse. Lo stesso dicasi per quegli accorgimenti (tagli e inserti) che rendono la tomaia molto piu' flessibile: aggiungono maggiore comodita' ma anche fragilita'. La suola scatolata (incollata in un unico blocco) puo' essere migliore ma, come sopra, una volta consumata si deve buttare tutta la scarpa. Per la verita' ci sono alcuni artigiani che sanno come sostituire la suola (vedi il Risuolatore che ha un buon web e ottimi prezzi), ma sono pochi e, soprattutto, sono difficilmente raggiungibili. Una suola incollata con cucitura norvegese la sostituisce anche un calzolaio qualsiasi. Infine i prezzi. Qui andiamo proprio nella stratosfera per scarpe che durano relativamente poco.
Nella mia esperienza e' meglio una scarpa media che si conosce da anni, piuttosto che una eccezionale che non si ha il tempo di conoscere. A maggior ragione se si fa alpinismo classico e si cerca una certa precisione. Personalmente, quando voglio la massima flessibilita', mi metto i sandali (che non pesano niente), mentre quando vengo giu' da un ghiaione ho esigenze opposte. Lo stesso vale per le scarpette da arrampicata: sono attrezzi che si mettono solo quando servono. I piedi sudano di piu' e le vesciche sono piu' frequenti: verissimo. Comunque quando si cammina veramente tanto, le vesciche vengono lo stesso. E peggio ancora se gli scarponi non hanno molta familiarita' con i nostri piedi. E' questo il caso degli scarponi da sci-alpinismo che hanno massacrato piu' piedi che tutti gli altri.
Per quanto riguarda gli aspetti filosofici, i piu' vecchi sanno di che si tratta; non di rifiutare in blocco il progresso, ma solo di scegliere cio' che di utile c'e' e cosa no. Una volta si andava per monti con niente. Si dormiva all'addiaccio e si tornava comunque tutti interi. Ora si va con pesi enormi solo per avere ogni gadget che il mercato ci assicura siano indispensabili.
Concludendo: cio' che ho scritto per le scarpe vale per tutti i materiali. Devono essere effettivamente utili e devono essere migliori di quelli del passato. Possibilmente devono durare il piu' a lungo possibile. E questo e' il vero problema che investe tutta la nostra civilta'.
Comunque non sono il grillo parlante... ho le mie idee ma mi lascio convincere dai buoni argomenti.
|
| |