| Se il tuo riferimento era generale, quello di qualcun altro era più specifico. Ripeto a me non interessa minimamente andare d'accordo con tutti, voglio solo riempire un vuoto di argomenti che oggettivamente c'era, argomenti che, quando si parla di montagna, non è possibile dimenticare. Anch'io vorrei che fosse tutto più sereno, ma il mondo non è così.
Io anni fa ho affrontato lo stesso disagio che adesso state affrontando voi sentendo me, al corso di escursionismo CAI mi hanno fatto veramente passare la voglia di andare in montagna, provate a sentirli quando vi preparano per le ferrate, sembra di andare in guerra, e purtroppo per molti versi è così. Vi spiegano che le arrampicate sono MOLTO più sicure, per gli strumenti, le tecniche, e per l'atteggiamento generale con cui si affrontano.
Intendo dire che prima di fare un'arrampicata c'è uno sbarramento da superare, nessuno si sognerebbe di affrontarne una dall'oggi al domani, e ci si arriva preparati.
La stessa cosa non succede per ferrate e in generale per percorsi comunque non adatti alle proprie possibilità. Lì c'è molta spavalderia, molta sottovalutazione, e ci si spiaccica molto più facilmente.
Io questo voglio combattere. Quella volta che mi hanno fatto passare la voglia non mi sono arreso, ho combattuto, mi sono preparato, mi sono arricchito di numerose nozioni e di un senso di responsabilità molto più forte di prima, e ho ripreso con molta più, come definirla, direi proprio FELICITA' di prima, e ho capito quante volte in passato ho corso enormi pericoli senza nemmeno accorgermene.
Ora so che in montagna ci vado da persona migliore, più rispettosa, e mi godo ogni singolo istante. Non so come dirlo, è una sensazione di piena consapevolezza di quello che mi sta intorno, una specie di realtà aumentata, e mi piace impegnarmi ad aumentare questa sensazione sempre di più.
Se andate a leggere nella sezione foto c'è uno del gruppo che mi spiegava questa sensazione relativa alla fotocaccia, ecco, io qui ho lui come punto di riferimento, voglio arrivare a quel livello, e poi chissà.
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