Ogni volta che vado a spinning perdo almeno un paio di artificiali. Un Rapalà costa dai 7 ai 15 euro, uno spinnerbait almeno 7 euro, sui 5 un jig con skirt siliconico, un rotante tipo Mepps almeno 2 euro. Perderne una trentina vuol dire buttare almeno almeno 60 euro, nel migliore dei casi, ma si può arrivare a più di 200 euro.
Allora che fare? Beh, farsi gli artificiali in casa. Esempio banale: un rotante da 3,5 grammi economico ma buono, tipo un Ilba n. 1 costa 1,59 euro. Fatto in casa viene a costare meno di 50 centesimi, Se si prende la mano ci vogliono una decina di minuti. E il vantaggio non è solo economico. Autocostruendoli si possono fare delle dimensioni preferite, del peso che si ritiene più opportuno, anche semigalleggianti, con skirt di vari tipi, con palette Willow, Indiana, Colorado, tandem, con amo singolo o ancoretta con o senza ardiglioni, con moschettone e girella integrati, colorati come si preferisce... L'unico limite è la fantasia. E, ultima ma non ultima, la soddisfazione di prendere un pesce con un'esca fatta da noi, secondo le nostre idee, come noi l'abbiamo pensata e realizzata, che è la cosa più importante di tutto. Io un rotante semplice lo faccio così.
Servono delle lamine di metallo da 0,5 mm per le palette. Quella di alluminio viene sui 3 euro, quella di ottone 12 euro. Con una lastra come questa si possono fare almeno 100 palette come quella che faccio qui, 30 x 17 mm (tipo Martin del 6). Si trovano nelle ferramenta serie, ci sono in vari spessori e grandezze. Secondo me lo spessore di 0.5 mm è l'ideale, resistente alle deformazioni dovute agli urti sul fondale e comunque agevolmente tagliabile con delle normali ma robuste forbici (che vanno riaffilate spesso per mantenere la precisione necessaria).
Poi servono degli attrezzi semplici, ma di qualità (non quelli cinesi, meglio marche tipo USAG o BETA, costano ma durano una vita e ci rendono il lavoro molto più agevole. Pinze a becchi tondi, becchi semitondi, piatte, una bloccante, un trancino... Tutta raba piccola, visto che si lavora con fili non più grandi di 1,5 mm, ma in genere io uso lo 0.6 o 0.8 mm.
Un trapanino a filo tipo Dremel non è obbligatorio, ma riduce il tempo di costruzione delle palette, la cosa più "rognosa", di almeno un 70%
Poi una piccola morsa e delle assi di legno su cui piantare dei chiodini, che servono come dime per piegare il filo di acciaio, ottime anche per costruire micro moschettoni.
Io mi trovo benissimo anche con questi occhiali con lenti, 1,5 2,5 e 3,5 ingrandimenti intercambiabili, con una piccola luce LED. Aiutano a vedere bene (si lavora su diametri molto piccoli, meno di un mm), e proteggono gli occhi dalle schegge di metallo sparate dalla micro mola.
Ok, allora: taglio un pezzo di alluminio e ci appoggio sopra la paletta che farà da dima. Segno il contorno con un piccolo bulino in acciaio affilato. Sempre con il bulino segno il punto in cui andrà fatto il foro per il cavalierino.
Questo è il pezzo di alluminio con inciso il contorno della paletta. Stesso procedimento, naturalmente, se si usano ottone o acciaio.
Con una forbice tolgo il grosso del bordo, cercando di stare a circa un mm dalla traccia incisa, sgrezzando la paletta.
Poi con la mini mola elimino il metallo fino a toccare il bordo inciso, con precisione. In questa fase gli occhi sono a rischio, vanno protetti con le lenti (che aiutano ad essere più precisi) o con occhiali antinfortunistica.
Questa è la paletta rifinita ma con ancora i bordi da carteggiare per eliminare le sbavature. Una volta tolte diventerà come (o meglio
) l'originale. In questo caso è alluminio, quindi il tipo di palette dette "argentate", e la superficie va bene così, anche se da un lato forse è troppo lucida e riflettente. Eventualmente si può passare con della pasta abrasiva non troppo fine per carrozzieri, per renderla opaca. Se la voglio verniciare prima la passo con della carta vetrata sottile, in modo da rendere la superficie meno liscia e agevolare l'adesione dello spray.
Con una punta piccola (in questo caso 1,5 mm) faccio il foro per il cavalierino (o per infilarla direttamente sull'armatura di acciaio dopo aver fatto la bombatura superiore se si fa una paletta in-line, tipo Martin).
Paletta finita.
Le dò la giusta curvatura usando un cucchiaio grande e poi un cucchiaino da the. In questo caso lo faccio esercitando semplicemente pressione con le dita, se fosse acciaio userei due cucchiai, ci metto la paletta in mezzo e li schiaccio con la morsa o battendo con un punteruolo in legno (tipo un pezzo di manico di scopa) e il martello, dopo aver protetto il metallo con del nastro di carta (che inoltre tiene la paletta in posizione, essendo grippante).
A questo punto la paletta è finita. Si può colorare usando una spruzzata di bomboletta spray. In questo caso applico solo due mani di colore, senza coprire con vernici protettive, perchè comunque eventuali distacchi di colore dovuti agli inevitabili urti contro il fondale sassoso si possono correggere in un secondo a casa. Eventuali particolari, come striature o pallini, si fanno sempre usando la bomboletta spray e una mascherina in plastica sottile opportunamente tagliata.
Ok, adesso facciamo l'armatura. Io uso acciaio armonico, bobine da 10 metri, in ferramenta si trovano dai 3 ai 7 euro a seconda del diametro. Ho 0.4 - 0.6 - 0.8 - 1 - 1.2 e 1.5 mm. L'acciaio non armonico, per intenderci l'inox che si usa nelle saldatrici a filo, lo utilizzo per altre cose, sia in versione naturale che ramata.
In questo caso utilizzo il diametro 0.6
Ne taglio un pezzo di circa 10 cm di lunghezza
Utilizzando la dima creo l'occhiello inferiore, che porterà l'ancoretta
Poi prendo l'ancoretta o l'amo ad occhiello. In questo caso ho delle VMC bronzate, misura 4 e 8. Per questo rotante utilizzo l'8. L'ancoretta è la parte costosa di questo artificiale, una VMC del genere non si trova a meno di 32 centesimi (almeno io non la riesco a trovare). Una Gamakatsu affilata chimicamente costa addirittura 1 euro circa!!! L'ideale sarebbe comprarne uno stock a Hong Kong, se ne trovano di ottima qualità a prezzi molto bassi (in quantità di almeno 100 pezzi per misura). Prendo anche un'olivetta da 2 grammi.
Infilo l'amo e blocco l'anello con l'olivetta. La fisso direttamente senza usare uno split ring perchè non mi piacciono, non mi sono mai piaciuti e mai mi piaceranno
Se devo cambiare l'ancoretta taglio l'armatura e la rifaccio, ci metto un attimo.
Metto un paio di perline galleggianti in legno e una in vetro, per agevolare la rotazione dell'ancoretta.
Ora facciamo il cavalierino. Uso una lattina di birra in acciaio inox.
Ne taglio una striscia di circa 1,5 mm di larghezza.
Con il bulino faccio i due forellini ai lati
Questo è il risultato
E questa è la paletta montata sull'armatura
Adesso, con una pinza a becchi tondi, creo l'anellino dove andrà annodata la lenza
Immobilizzo l'anello con una pinza bloccante
Poi faccio qualche giro e taglio l'eccedenza
E anche l'anellino finale è pronto.
Questo è il rotante pronto ad acchiappare un bel Persico Reale
Il peso finale è di 3,4 grammi. Si può correggere usando del filo di piombo di quelli che usano i pescatori a mosca, c'è di vari diametri, si avvolge la quantità desiderata in base al peso che si deve aggiungere e si fissa con una goccia di colla cianoacrilica.
Bene, questo è il rotante. Il realtà è più facile e veloce costruirlo che spiegarlo, e dopo averne fatti una decina ci si mette veramente poco, soprattutto se si preparano le varie parti in serie, per esempio prima 10 palette, poi 10 armature... e poi si assemblano.
Concettualmente fare altri tipi di esche del genere è la stessa cosa. Spinnerbaits, tandem, buzzers... , minuscoli per cavedani o enormi per lucci e siluri, fino ad inventarsi le proprie esche, secondo la profondità a cui si desidera insidiare il nostro predatore che in questo caso sarà predato
Magari uno di questi giorni metto qualche esempio di artificiali diversi.
Spero che questo serva a qualcuno per risparmiare qualche soldino, in modo da potermi offrire qualche bella birra la prima volta che si va a pesca assieme
Edited by Stefanobi - 19/10/2011, 23:26