Passi lenti

Sentiero Naruralistico Laghi del Gorzente

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sopravvissuta73
view post Posted on 13/9/2011, 09:38




Buon giorno amici miei, è con tutto il mio entusiasmo che mi appresto a descrivervi il mio primo trek perfettamente riuscito, nella speranza che altri di voi possano ricalcare le mie orme, perchè vi giuro che ne vale davvero la pena!
Per chi fosse interessato ho lo stralcio di mappa georeferenziata e i file delle tracce e dei waypoint per Oziexplorer.
Eccovi tutto:
Sentiero naturalistico laghi del Gorzente (al contrario)
Data: 11-09.-2011
Segnavia: linea rossa e linea bianca
Difficoltà: E
Km complessivi: 13,11

Partiamo alle 8,50 dalla strada carrozzabile che sale da Ceranesi (Genova) verso i Piani di Praglia e precisamente dal valico Prou Renè (825 m), contraddistinto da un ampio spiazzo usato come parcheggio, da cui parte il sentiero naturalistico ad anello dei Laghi del Gorzente (segnavia linea rossa e bianca), ben introdotto da un pannello esplicativo.
Realizzato dai volontari del CAI di Bolzaneto, il sentiero offre numerosi motivi di interesse naturalistico e testimonianze del passato.
I Laghi del Gorzente sono tre bacini artificiali, ricavati tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, dallo sbarramento del Torrente Gorzente e di un suo affluente.
Le loro acque alimentano una centrale elettrica e un acquedotto della città di Genova.
Dopo aver percorso un centinaio di metri ci accorgiamo subito di aver imboccato il sentiero in senso antiorario, cioè al contrario rispetto alle descrizioni disponibili su internet e sulla maggior parte delle guide escursionistiche della zona, ma decidiamo di continuare così.
Capiremo solo a circa tre quarti del percorso che procedere in senso contrario è stata la nostra più grande fortuna, perchè così il sentiero è meno faticoso e presenta prima la parte più bella e impegnativa e poi quella più facile, ma paesaggisticamente meno interessante.
Tra Prou Renè e Bric di Guana il sentiero si sviluppa più o meno sullo stesso percorso della tappa 23 dell'Alta Via dei Monti Liguri.
Procediamo nella natura, in una zona caratterizzata dalla presenza di faggi e di conifere (pino nero), indicati da apposite targhette dorate di forma ovale.
In breve incontriamo sulla sinistra un bivio che, con una deviazione di 50 metri, conduce in un luogo dove è stato individuato un grosso masso, che definirebbe uno dei confini tra le tribù liguri dei Genuanti e dei Vitutii, citatato nella famosa “Tavola Bronzea del Polcevera” (117 a.C.).
In questo tratto il segnavia non è sempre ben visibile e bisogna prestare attenzione presso Prato del Gatto (834 m), dove si deve superare una recinzione.
Oltrepassate poi le Case Prato del Gatto non si deve seguire a destra, lungo lo sterrato che scende sulla provinciale, ma occorre tenersi a sinistra per salire nella pineta dove risulta nuovamente ben visibile il segnavia.
Si prosegue quindi lungo un tratto ancora non perfettamente segnalato per raggiungere in breve il Giogo di Paravanico (789 m).
Proseguiamo verso sinistra, su una sterrara che sale gradualmente in una zona in cui prevalgono praterie e pinete, superando il Bric Roncasci (841 m).
Superato Passo di Prato Leone (779 m) incontriamo la Fontana dei Segaggin, cioè dei falciatori d'erba, che vi si fermavano a dissetarsi (attenzione, nei periodi più caldi si asciuga), dopo la quale una deviazione sulla sinistra conduce all'Osservatorio Naturalistico del CAI.
Costruito riadattando un rudere avuto in comodato d'uso dalla Società Aquedotto De Ferrari Galliera, ha l'aspetto di un graziosissimo chalet in legno e muratura ed è dotato di locali sempre aperti, arredati con tavoli e panche, per dare riparo agli escursionisti in caso d'emergenza.
Inoltre è aperto nei giorni festivi, durante i quali i volontari del CAI offrono the, caffè e assistenza a tutti coloro che percorrono il sentiero naturalistico.
E' qui che facciamo la nostra sosta più lunga (dalle 10,40 alle 11,20) per poi ripartire alla volta dei Laghi.

Dopo un'ampia curva a sinistra iniziamo a salire sino a toccare la vetta del Bric Lago Lungo, detto anche Bric du Nasciu (916 m), punto più alto del percorso, con una vista panoramica mozzafiato sul primo dei tre laghi, chiamato appunto Lago Lungo.
Scendendo, a quota m. 800 incontriamo il Sacrario dei Martiri di Passomezzano, che sorge nel punto in cui il 7 aprile 1944 furono fucilati 14 partigiani, che erano sfuggiti al rastrellamento nazi-fascista del 6 aprile alla Benedicta.
Procediamo quindi lungo un ripido pendio boscoso, passiamo davanti alla casa dei guardiani dell'acquedotto e, in fondo alla strada di servizio del Laghi del Gorzente, attraversiamo il Lago Bruno con un ponte di ferro (650 m), sovrastati dall'imponente diga del Lago Lungo, che mette davvero paura.
Al termine del ponte non siamo più in Liguria, ma ci troviamo in Piemonte, nel Parco delle Capanne di Marcarolo.
Percorso un breve tratto di sterrata, il sentiero riprende in salita sulla nostra sinistra, stretto e ripido, ma agevolato da un corrimano metallico e non troppo lungo.
Quindi si ricomincia a scendere in mezzo al bosco di faggi, castagni, roveri e frassini, incontrando una fonte non riportata sulle carte, ma indicata dalla segnaletica, sino a raggiungere la riva del lago, con scorci panoramici di indescrivibile bellezza.
E' in questa zona che per le 14,50 sostiamo pochi minuti per consumare il pranzo.
Da qui si procede quasi a pelo dell'acqua, superando diversi guadi tra cui quello nel punto di confluenza tra il Rio Lischeo e il Rio Ciapuzzi, attraverso il quale rientriamo in Liguria.
Lungo l'ultimo tratto del percorso arriviamo, verso le 16,20, alla Pietra del Grano (740 m), un grosso masso dove, secondo la tradizione orale, avvenivano scambi di grano e vino, provenienti dall'entroterra padano, con sale ed altre merci, che arrivavano dalla costa.
Pochi minuti dopo incontriamo una neviera, non indicata sulla mappa, ma in ottimo stato di conservazione e segnalata da apposito cartello.
Passando per una zona aquitrinosa detta zona umida, in leggera salita affrontiamo l'ultima parte del sentiero sino a tornare al punto di partenza, alle 17,05.
Ad oggi è senza ombra di dubbio il migliore dei miei trek, sotto tutti i punti di vista!

Adesso seleziono un po' di foto!
 
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sopravvissuta73
view post Posted on 13/9/2011, 10:37




Il primo tratto del percorso coincide con l'Alta Via dei Monti Liguri, tappa 23

La fontana dei Segaggin



Il rifugio del CAI






Il punto più alto del sentiero

E adesso viene il bello

Il sacrario di Passomezzano

Sponda ligure del Lago Bruno

Il ponte sul Lago Bruno

Il Lago Bruno dal ponte



Difficile pensare a mangiare davanti ad uno spettacolo simile

Sullo sfondo la diga del Lago Lungo

Percorrendo la sponda piemontese del Lago Lungo

La pietra del Grano



E per finire la neviera
 
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view post Posted on 13/9/2011, 11:21
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......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

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Brava Cristina, penso che meglio non si possa fare: una descrizione accurata ed esauriente,certo che ne hai fatta di strada da quando hai illustrato il tuo primo percorso.
Stupenda la foto del lago.
(Strano: se clicco sulla foto per ingrandirla mi esce tiny pick per fare l'upload delle mie foto, c'è qualcosa che sbaglio ?)
Grazie della pazienza e del tuo tempo che dedichi al forum.
Non vedo il tuo maritino,si è forse stancato del trekking ?
 
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Cezco
view post Posted on 13/9/2011, 12:29




Congratulations!!!
 
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sopravvissuta73
view post Posted on 13/9/2011, 12:37




Grazie ragazzi.
@Ferdi
Non so perchè se clicchi sulla foto fa così, non me ne intendo un granchè, forse Stefano ci capirà qualcosa di più.
Maritino c'era ed è rimasto entusiasta.
Le splendide foto che ho postato sono opera sua, solo non ama molto essere immortalato.
 
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view post Posted on 13/9/2011, 19:46
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Lorenzo

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sembre un pelino più felice questa volta
 
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sopravvissuta73
view post Posted on 13/9/2011, 20:13




CITAZIONE (sinelegis @ 13/9/2011, 20:46) 
sembre un pelino più felice questa volta

Felicissima Lore, è stato bellissimo!
 
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6 replies since 13/9/2011, 09:38   4480 views
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