CITAZIONE (Pinkop @ 13/3/2011, 17:37)
Anch'io sono veneto, ma che senso ha? Anche un africano nato qui è veneto.
I miei antenati provenivano dai paesi balcanici, forse ho del sangue mongolo o visigoto: ognuno di noi è una mescolanza di chissà quali nazionalità o razze.
Solo le razze canine con tanto di pedigree (non so come si scrive) possono vantare la purezza della genealogia, noi siamo tutti più o meno bastardati.
Nell'era di internet non hanno più senso questi campanilismi. Io mi appassiono in egual misura sia della cultura e tradizioni venete, sia di qualsiasi altra e c'è sempre da imparare qualcosa di nuovo, senza del quale mi sentirei più povero.
Mi piace la polenta e baccalà, ma non disprezzo il cous cous, la sarma, ghibaniza, farinata e bevo il caffè turco.
Io vorrei festeggiare l'unità del mondo, festeggiare l'unità d'Italia mi sembra riduttivo.
Ciao Pinkop!
Guarda che io non ho mai parlato di razze e sono ben lungi dal farlo.
Sicuramente, per quello che mi riguarda, un africano nato qui in Veneto è Veneto, anzi, molti sono più veneti di quelli che sono nati qua.
Alce Nero diceva:" Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni."
Ho parlato di popoli e di nazioni.
L'Italia è lo Stato in cui vivo, ma non sarà mai la mia Nazione, proprio perchè secondo me non esiste il popolo italiano ma esistono i veneti, i sardi, i siciliani, i liguri, ect, ognuno splendido nella sua diversità.
Ecco, per me, in un mondo di ipocrita(e furba) omogeneizzazione, è importante difendere questo: il diritto alla differenza.
I campanilismo italiano dal mio punto di vista è una diretta conseguenza dell'unità forzata che ha dovuto subire la gente "per fare l'Italia".
Se nella tua "unità del mondo" ogni popolo sarà libero di mantenere la propria identità e le proprie tradizioni, allora io sarò il primo al tuo fianco
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