Passi lenti

Astinenza, Resistenza alla fame

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view post Posted on 31/1/2011, 21:30
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......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

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Mi sono guardato i video di Stefano, in particolare quello sugli effetti della sete sull'organismo,mi incuriosisce quanto si possa resistere senza mangiare.
Nel mio caso io posso stare bene e camminare col mio solito passo senza toccare cibo per tutto il giorno, partendo la mattina con un semplice cappuccino facendo un pasto normale alla sera quando rientro.Ad una cosa non rinuncio mai:mi scolo una bottiglia da mezzo di birra che mi faccio in casa e poi bevo acqua.
Mia moglie non resiste:ha giramenti di testa e deve mangiare ogni 4 ore.
Si può andare a passo lento senza preoccuparsi di riempire lo zaino di cibarie ?
Se interessa leggete questo:
Mi ha sorpreso un articolo del Giornale di Vicenza e penso sia da ripetere nelle escursioni in montagna.

MALO/2. L'esperienza in solitaria del mistico trentenne di San Tomio
Solo frutta per 800 km
a piedi verso Santiago
Giulia Guidi
Cammino impegnativo verso il santuario spagnolo
Mercoledì 13 Ottobre 2010PROVINCIA,pagina 26e-mailprint
Giacomo Ghellini in un tratto verde del cammino verso Santiago Qualcosa come 800 chilometri a piedi in 18 giorni, dormendo negli ostelli dei pellegrini e mangiando la frutta raccolta lungo il cammino: destinazione Santiago de Compostela, nel nord della Spagna.
È la straordinaria esperienza vissuta nel mese di settembre da Giacomo Ghellini, trentenne di San Tomio di Malo con la passione dei viaggi ed il misticismo. Partito il due da Jaca, comune dell'Aragona, il 20 era alla cattedrale di San Giacomo, con centinaia di altri pellegrini: «L'arrivo a Santiago è stato il momento più deludente dell'intero percorso - ci spiega - ho trovato freddezza e un'organizzazione eccessiva per l'accoglienza dei pellegrini, più turistica che spirituale».
La motivazione che ha spinto Ghellini ad affrontare 50 chilometri al giorno, non è di tipo religioso ma spirituale: «Volevo espandermi - racconta - dimostrare a me stesso che ce la potevo fare ma ho scoperto che la vera conquista non è superare i propri limiti bensì riuscire a relazionarsi con gli altri». Sono decine di migliaia le persone che ogni anno affrontano il pellegrinaggio verso Santiago de Compostela: «L'incontro che più mi ha colpito è stato quello con un 50enne spagnolo, Alfonso, che stava percorrendo gli 800 chilometri nonostante avesse subito diverse operazioni al cuore». Il cammino è molto impegnativo anche dal punto di vista fisico: il tratto che attraversa la Meseta, la più grande pianura spagnola, significa percorrere decine di chilometri senza alcuna possibilità di ristoro. Oppure, affrontare le salite della Galizia implica un dislivello di mille metri con salite impervie.
Anche un fisico allenato come quello di Ghellini, che ha affrontato le Ande, ha risentito dello sforzo: «Non avevo mai percorso quella distanza per tutti quei giorni e, quando non ero neanche a metà, mi sono ritrovato con i piedi bruciati. Ero arrivato a Puente Fitero e ho temuto seriamente di non farcela, fisicamente e moralmente». È grazie ai Templari se Giacomo è riuscito ad arrivare in fondo: in quella piccola località c'è un ostello gestito da una congregazione di Perugia, a due passi da un'antica fortezza dell'ordine :«Uno di loro mi ha accolto e mi ha lavato i piedi, medicandomi e ridonandomi l'energia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Stefanobi
view post Posted on 31/1/2011, 22:14




Io ultimamente sto andando praticamente solo a frutta e verdura, ho bisogno di depurarmi un pochino dopo gli eccessi di Natale e dell'ultimo dell'anno :D Ma non riuscirei a stare un giorno intero senza mangiare, mi è successo e avevo la testa che girava. Ma tecnicamente è possibile stare digiuni per vari giorni senza particolari conseguenze, se abbiamo delle riserve di grasso sufficienti a produrre l'ATP che bruciamo e facciamo sforzi non troppo intensi. Forse dipende dal metabolismo, c'è gente che mangia poco e gente che mangia tanto. Al limite io metto nello zaino delle barrette, ne ho sempre una buona scorta a casa, sia quelle da resistenza, a base di zuccheri complessi o maltodestrine, che quelle da recupero, a base di proteine e grassi. E almeno due litri di acqua, generalmente nella sacca da idratazione.

Da quando hanno aperto il Decathlon a Verona prendo le barrette della Aptonia, mi dicono che sono di buona qualità e hanno costi molto contenuti rispetto a quelle classiche di Sportler. Finora non mi hanno ucciso :D Le uso durante il giorno, quando fermarsi per farsi da mangiare è una perdita di tempo eccessiva (naturalmente solo se non ho con me cibi classici, come il panino con il salame, il formaggio, la frutta secca...) , e come "scorta d'emergenza" visto che hanno un rapporto peso/kcalorie molto favorevole e si mangiano senza cottura e senza necessità di reidratarle.

Vi posto un articolino sull'alimentazione e l'idratazione tratto da Sport e medicina, la mia Bibbia per quello che riguarda gli aspetti medici dell'outdoor. Date un'occhiata a tutto il sito, lo troverete utilissimo!!!
www.sportmedicina.com/PDF/CAUSE_STANCHEZZA_MUSCOLARE.pdf
 
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view post Posted on 1/2/2011, 17:26
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Niente da obbiettare per quanto riguarda l'attività sportiva agonistica.Ma un passolentista penso non si debba preoccupare più di tanto.
Questa estate sul Lagorai ho trovato due Fialoidi (che brutto nome) che si vedono in foto.
http://picasaweb.google.com/lh/photo/Sp43u...feat=directlink
Fatta la ricerca su internet per sapere di che cosa si tratta, ho trovato, in relazione a questo prodotto, la seguente dicitura:
"In caso di uso prolungato è necessario il parere del medico. Non usare il prodotto in caso di patologia epatica o renale, in gravidanza e al di sotto dei 14 anni se non dopo aver sentito il parere del medico. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. Conservare in luogo fresco e asciutto. Integra srl consiglia sempre il parere di un medico specialista."
Ciliegina sulla torta la ditta precisa che :
" Tutti gli integratori alimentari presenti in catalogo su Ipump.it sono provvisti di regolare etichetta in italiano (come prescritto dal Ministero della Salute) con indicazioni, dosaggi, ingredienti ed avvertenze."
mentre sul Fialoide appare in tedesco solo la data di scadenza.
Ma davvero chi va in montagna ha bisogno di questi intrugli artificiali di cui sono dubbi gli effetti sulla salute?

 
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Stefanobi
view post Posted on 2/2/2011, 19:13




Quellli sono un'altra cosa, le barrette sono composte da prodotti naturali come miele, cereali, noci e mandorle, frutta secca... Penso che chi usa le cose "strane" lo faccia perchè ha un livello di attività veramente elevato, come i culturisti, che si mangiano barattoli di proteine concentrate :) Ma per una bella passeggiata in montagna non c'è niente di meglio di pane e salame, frutta secca, formaggio, biscotti... Poi dipende dalla situazione, se uno si fa 3 settimane in montagna certo non può portarsi 6 chili di pane, e allora deve arrangiarsi con barrette, cibi liofilizzati, integratori... O mettersi a cacciare i caprioli :D
 
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view post Posted on 2/2/2011, 20:18
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CITAZIONE (Stefanobi @ 2/2/2011, 19:13) 
... O mettersi a cacciare i caprioli :D

A parte gli scherzi.Mettiamo per ipotesi (e sottolineo ipotesi)che uno di noi si trovasse in una foresta e fosse senza cibo,magari con il proprio cane come unica risorsa alimentare,cosa farebbe ?
 
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Stefanobi
view post Posted on 4/2/2011, 16:56




Manderei il cane a cacciare un cinghiale, io intanto accenderei un fuoco. Un graaaaaaaaande fuoco :D

image

Rischerzi a parte, non lo so proprio. Riuscirei a mangiarlo se fosse già morto, ma sicuramente non ad ucciderlo. Ma credo che la fame porti a decisioni che a stomaco pieno non riusciamo neanche a concepire :( Guarda quei ragazzi che hanno mangiato i loro amici morti dopo essere precipitati sulle Ande con l'aereo, anni fa, ci hanno fatto anche un film, chi penserebbe mai di riuscire a fare una cosa del genere? Eppure è successo. Brrrr, meglio non pensarci, mi viene freddo solo al pensiero :(
 
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view post Posted on 4/2/2011, 17:53
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Invidio in un certo senso il contadino che ammazza il maiale senza provare alcun senso di colpa,noi gente di città abbiamo perso l'istinto atavico di ammazzare un animale per nutrirci:andiamo al supermercato e ci togliamo il pensiero.
Sarebbe un'esperienza interessante per chi vuole affrontare la vita selvaggia provare solo a tirare il collo ad una gallina.
Ma penso che pochi di noi saprebbero farlo,a meno che sia un cacciatore,pastore o contadino.
 
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Stefanobi
view post Posted on 4/2/2011, 18:34




Io sono sempre vissuto fra campagna e monti, e ricordo ancora quando si faceva il maiale in casa, e mio nonno aveva un allevamento di conigli, quindi ho imparato da piccolo come si uccidono e si spellano. Poi a casa c'erano galline, caprette, conigli, che si allevavano per la carne, com'era normale dalle nostre parti, quasi tutti avevano degli animali da allevare. Bisogna superare un certo senso di colpa e di pietà, perchè comunque è sempre un animaletto carino e morbido, con dei grandi occhioni e un buffo nasino. Poi come pescatore mi sono reso colpevole di migliaia di animali morti, generalmente con un colpo in testa. Diciamo che è una questione di farci l'abitudine, quando impari a farlo in maniera veloce e senza dolore non è così difficile. Può non sembrare bello a tanti, ma è nella nostra natura, siamo animali onnivori e la carne fa parte della nostra alimentazione. L'unica differenza che c'è tra il comprarla al supermercato e macellarla da noi è che nel primo caso la parte sporca la fa qualcun altro.
 
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Alkaest00
view post Posted on 14/11/2014, 00:12




Se io avessi solo il mio cane sarei a posto...
Gadan è un cane da tartufi!
Scherzi a parte nonostante io sia un contadino ricordo con orrore quando mia nonna ammazzava un coniglio...
Quei cosi urlano parecchio ed il suono ricorda vagamente l'urlo di un bambino.
 
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8 replies since 31/1/2011, 21:30   467 views
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