Buongiorno..e' un po di tempo che non mi collego,oggi a proposito dell'alimentazione nel bosco, voglio riportare una mia esperienza dell'estate passata.
A settembre ho realizzato un'impresa pianificata da tempo...vivere in una zona boschiva per un mese in totale autosufficienza.
Totale, intendo senza scorte di nessun tipo, senza tenda.
La zona si trova nel parco del Gran Sasso, monti della Laga, mangiavo mele selvatiche, ginepro, gamberi di fiume fino a meta' settembre perche' poi vanno in letargo, lumache, funghi dalla meta' di Settembre in poi,castagne che cominciavano a cadere verso la fine di settembre e verdure che ho trovato in alcuni orti abbandonati che davano ancora i loro frutti.
Ho trovato riparo in abitazioni abbandonate che ho trovato numerose in quella zona.
Ho perso 10 kg in 26 giorni, e sono stato sempre in buona salute, fino all'evento cruciale che mi ha costretto al rientro.
Un giorno ho voluto arricchire la mie dieta con del "Prezzemolo" che cresceva in prossimita' dell'orto..diciamo due foglioline..e per fortuna!!!
Quando il giorno dopo ho accusato dissenteria acuta, immaginate di fare pipi' da dietro ogni due minuti per tutto il giorno con dolori acuti al basso ventre...ho capito che quello non era prezzemolo ma CICUTA.
La natura non perdona, basta un piccolo errore e sei fregato.
Mi sono documentato per anni, eppure un errore mi poteva essere fatale,del resto lo pseudo prezzemolo era a fianco dei fiori di zucca,e anche il sapore era simile..non ho avuto il minimo dubbio.
Fortunatamente il piccolo quantitativo e la mia fibra molto forte,mi ha salvato.
E' stato comunque un calvario..l'indomani ho deciso di rientrare a casa a 300 km di distanza e in treno, non potevo lasciare la macchina parcheggiata un mese nel parco d'Abruzzo.
Ho stretto i denti e anche un altra cosa e con grande sofferenza sono rientrato, ho sofferto ancora per una settimana...ma poi tutto e' passato.
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