Passi lenti

Cosa ci offre da mangiare il bosco

« Older   Newer »
  Share  
Max_bz
TOPIC_ICON11  view post Posted on 12/4/2011, 05:23




COSA CI OFFRE DA MANGIARE IL BOSCO ?

aghi_di_pinofelci77


Tutti abbiamo letto e visto da qualche parte com'è possibile procurarsi qualcosa da mangiare nel bosco,
ma in una situazione reale cosa sappiamo fare??!

Quali piante possiamo sfruttare?
Quali sono presenti nel nostro territorio?
Quali sappiamo riconoscere?
Quali rischi corriamo?



Personalmente non ne so molto,
so che oltre agli ovvi frutti di bosco ed i funghi(da saper ben riconoscere!) si possono mangiare:
le radici delle felci e dei giovani pini,
i germogli di pino, fare ottimi tè con gli aghi,
raschiare l'interno di alcune cortecce mangiandole direttamente o ricavandone delle farine,
trovare cardi, asparagi, spinaci selvatici, tuberi ecc..



Credo sarebbe interessante buttar giù ed approfondire un elenco chiaro delle principali "pietanze" che un bosco ha da offrirci sia che si tratti di sopravvivenza che di semplice curiosità da sfruttare nei momenti di relax.

Tutto, larve delle carogne comprese(!), tranne animali direi.

Edited by Marco. B - 6/3/2016, 20:51
 
Top
Max_bz
view post Posted on 12/4/2011, 06:37




image

Parto con una domanda sulle Radici di Felce,
sanno di liquerizia, basta dissotterrarle e mangiare (come con quelle dei pini giovani).


Recentemente però ho letto che la "Felce Aquilina" è velenosa,
vorrei capire se col termine "Felce Aquilina Velenosa" si intende proprio la comune felce che si trova nei nostri boschi (almeno quà nelle Alpi)
o se ci si riferisce a un'altra specie particolare.

Nel caso si tratti della comune felce quali precauzioni generali usare? se ne possono mangiare lostesso le radici o meglio evitare?

Mentre nel caso in cui si tratta di un'altra specie, com'è possibile distinguerla da quella comune?
è tanto diffusa e simile da rischiare di confonderla?



Riporto qualche passo interessante di un libro scritto a riguardo da un celebre neurologo

"una cosa è ammirarla o farne un giaciglio, e altra cosa è mangiarla, come fanno talvolta mucche e cavalli, quando in primavera spuntano i primi teneri germogli. Gli animali che la mangiano vanno soggetti al "vermocane", perché questa felce contiene un enzima, la tiaminasi, che distrugge la tiamina necessaria al normale funzionamento del sistema nervoso. Data la mia professione di neurologo questo fenomeno mi interessa, perché gli animali affetti dalla malattia incominciano a perdere la coordinazione e a barcollare, mostrando tremore e agitazione, e se continuano a consumare la felce vanno incontro a convulsioni e infine alla morte."

Le giovani fronde, appena punte da un insetto, secernono cianuro
, e se ciò non bastasse a uccidere o a scoraggiare il malcapitato insetto, entra in gioco un secondo veleno, più potente. La felce aquilina, più di ogni altra pianta, è satura di ormoni chiamati ecdisoni, i quali, una volta ingeriti dall’insetto, provocano un’incontrollabile metamorfosi. Come afferma Robbin, per l’insetto si tratta dell’ultima cena.

I romani erano soliti riempire le loro stalle con un letame composto esclusivamente di felce aquilina. In una di queste stalle, risalenti al primo secolo d.C., furono ritrovate 250.000 crisalidi della mosca della stalla, e quasi tutte presentavano l’arresto o l’alterazione dello sviluppo.
E come se tutto ciò non bastasse, la felce aquilina contiene anche una sostanza altamente cancerogena, e sebbene la cottura elimini gran parte dei tannini amari e della tiaminasi, gli individui che consumano grandi quantità di germogli di felce e per lunghi periodi vanno più facilmente soggetti al cancro dello stomaco. Con questo spaventoso arsenale chimico, e i suoi rizomi profondi dallo sviluppo quasi incontrollabile, la felce aquilina è un mostro potenziale, capace di invadere immense estensioni di terreno e di privare della luce del sole tutte le piante sottostanti.



Sacks Olivier, “Diario di Oaxaca”, Feltrinelli, pag. 63
www.ilpalo.com/libri-scientifici-in...o-di-Oaxaca.htm
 
Top
view post Posted on 12/4/2011, 07:38
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


Bellissimo argomento da approfondire, grazie per averlo postato.image
 
Top
sopravvissuta73
view post Posted on 12/4/2011, 08:05




Personalmente, siccome portarmi dietro il libro delle erbe non è sempre possibile, prendo per assolutamente buone le ortiche, la parietaria e il tarassaco, che sono sicura di riconoscere senza difficoltà.
Tutte e tre possono essere cotte e consumate come spinaci, e l'acqua di cottura contiene proprietà benefiche di vario tipo.
Inoltre le foglie del tarassaco e i germogli della parietaria possono essere consumati crudi in insalata.
Dovrei saper riconoscere anche il topinambur (anche se fin'ora l'ho visto solo sui libri), che è molto simile al girasole, ma produce un tubero commestibile assimilabile alle patate americane (l'ho imparato da Stefano, che su housegate ha fatto un articolo dettagliatissimo su tutto l'argomento!).
Ho comunque intenzione di stampare una pagina con la raffigurazione chiara e distinguibile delle principali piante commestibili della mia zona, da portare sempre con me (su internet si trovano facilmente).
 
Top
dy_23
view post Posted on 12/4/2011, 08:26




Non ho mai bevuto il te fatto con gli aghi di pino..però lo vorrei assaggiare. Cristina se hai voglia potresti postare la pagina di cui hai parlato?
Grazie
 
Top
sopravvissuta73
view post Posted on 12/4/2011, 08:37




Pronti!!!
Sapete che Stefano è il mio guru!!!
www.housegate.net/woodvival/manuali...e%20outdoor.pdf

Edited by sopravvissuta73 - 12/4/2011, 09:58
 
Top
lessiniagps
view post Posted on 12/4/2011, 08:47




interessante questo post! :woot:

non che ne abbia bisogno per i miei trekking che sono piuttosto tranquilli ma mi incurisisce molto e sono piuttosto ignorante in materia image
poi con lo strato di lsrdominali che ho, potrei campare minimo una settimana senza cibo :D
 
Top
view post Posted on 12/4/2011, 08:57
Avatar

Over 400

Group:
Member
Posts:
416
Location:
Roma

Status:


Argomento molto interessante.
Aggiungo che dalle mie parti, italia centrale, non è difficile trovare
- Asparagina; produce asparagi selvatici;
- Menta e Mentuccia, con le cui foglie si possono fare ottime frittate, risotti, infusi ed altro;
- Erba cipolina, anche questa utilizzabile per frittate, risotti o anche più semplicemente per dare più sapore ad un sugo, a dei fagioli o ad un'insalata
- Cicoria selvatica, buona cruda in insalata, ottima bollita e magari, cosa più complessa in un trekking, ripassata in padella con aglio olio e peperoncino.
- Cardi, pianta della famiglia del carciofo, eliminando la parte più esterna e fibrosa del gambo, è buona cruda in insalata, bollita, in un risotto, o in una frittata.
Aggiungete anche voi quello che si trova dalle vostre parti in modo da fare un piccolo vademecum.
Saluti

Manuel
 
Top
sopravvissuta73
view post Posted on 12/4/2011, 09:12




@Manuel
ottima descrizione, saranno le prime erbe che inserirò nella famosa pagina da portare con me.
@Danilo
Mi è sorto un dubbio, era la pagina di Stefano che volevi postassi o quella delle erbe commestibili?

Questa è un'idea:

Però l'ideale sarebbe che ognuno se ne creasse una specifica della zona in cui si trova o in cui pensa di andare.
Insieme alla pagina delle erbe commestibili sarebbe bene avere anche quella delle erbe velenose, giusto per non avere problemi!
 
Top
gigiomeo
view post Posted on 12/4/2011, 10:33




CITAZIONE (sopravvissuta73 @ 12/4/2011, 09:05) 
Dovrei saper riconoscere anche il topinambur (anche se fin'ora l'ho visto solo sui libri), che è molto simile al girasole, ma produce un tubero commestibile assimilabile alle patate americane (l'ho imparato da Stefano, che su housegate ha fatto un articolo dettagliatissimo su tutto l'argomento!).

Il topinambur è abbastanza facile da riconoscere in quanto assomiglia tantissimo alle margherite ma sono gialli e lo stelo è alto un paio di metri. Riguardo il topinambur c'è una storia abbasatanza carina, almeno qui in Trentino. Da noi è stata introdotta, in quanto non autoctona, verso la fine del 1800 in quanto in europa si era creata una situazione tragica per le patate (non ricordo se una malattia o condizioni meteo terribili) che ad esempio generò una incredibile emigrazione dall'Irlanda verso l'America. All'epoca i Trentini si cibavano praticamrnte di patate e polenta, quindi per evitare tragedie fu coltivata, ma con poca fortuna tanto più che non ha praticamente lasciato traccia nelle ricette tradizionali. Ora la si trova spesso spontanea lungo la ferrovia, non ho mai capito perchè, o a prezzi da oreficeria in qualche negozietto di verdure per fichetti.

Comunque credo che ci sia un periodo specifico per levarle e non tutto l'anno
 
Top
view post Posted on 12/4/2011, 12:08
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


Questi sono gli asparagi di bosco che ho raccolto domenica:
Sono dette barbe di capra (Spirea aruncus) ma anche nogarete e nogarole. Si raccolgono i germogli appena nel bosco spuntano le prime foglie del carpino,in terreni umidi e non calcarei, di solito lungo i torrenti della val Leogra, e non solo.
Si cuociono come gli asparagi. Piatto apprezzatissimo dai Trentini (forse l'unico prodotto per cui ci invidiano.
I comuni asparagi in commercio non possono competere nel gusto,
Quando fiorisce fa dei bei pennacchi bianchi
image
Questa è la pianta
image
 
Top
sopravvissuta73
view post Posted on 12/4/2011, 12:53




Gli asparagi mi piacciono da morire, se questi sono meglio li vado a cercare subito!
Grazie Ferdi.
 
Top
Stefanobi
view post Posted on 12/4/2011, 17:24




I topinambur sono simili ai girasole, crescono alti anche vari metri, e hanno dei tuberi belli grossi, si trovano nei posti umidi tipo i vaj. Si possono mangiare tutto l'anno (almeno io non ho notato differenze di sapore fra estate e autunno o primavera) e crescono sempre a gruppi numerosi. Sono molto buoni, all'Esselunga li vendono pure. Gli insetti sono molto nutrienti e facili da acchiappare, ma ci vuole stomaco :P O essere ubriachi fradici :D
 
Top
view post Posted on 12/4/2011, 18:34
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


Le lumache sono altrettanto buone,image
da evitare le limacce per quelli delicati di stomaco.
Ma sembra che abbiano altre proprietà: leggete qui
http://www.forumsalute.it/community/forum_..._limacce_1.html
 
Top
MARCOPEZZ
view post Posted on 12/4/2011, 19:20




Non ho ben capito se parliamo di frutti del bosco da raccogliere durante una gita e poi portare a casa per consumarli,oppure se si parla di cibo da reperire per necessità,tipo un pernotto nel bosco non previsto e conseguente cena che non abbiamo portato da casa.
In questo ultimo caso,a mio avviso,basta conoscere poche piante ma diffuse a tutte le quote per poter mangiare anche per più giorni senza problemi e senza dover ridursi a mangiare bacarozzi di vario tipo.Personalmente molto spesso le utilizzo perche mi piacciono molto e mi permettono di ridurre le razioni portate da casa.
Basta portarsi della pasta o del riso e un piccolo kit di elementi base per cucinare degli ottimi piatti.
Ho preparato un piccolo promemoria per il riconoscimento delle piante principali,se vi interessa e qui:

www.megaupload.com/?d=S8UXGPEU
 
Top
75 replies since 12/4/2011, 05:23   17674 views
  Share