Passi lenti

Resistenza alla fame, Quanto si resiste senza cibo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 28/8/2012, 10:22
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


In una 20na di giorni ho messo su 3Kg apposta pechè vorrei provare a smaltirli in 5 giorni di trekking limitando all'indispensabile l'assunzione di alimenti.
Non vorrei caricarmi di scorte che poi non userò.
Qualcuno ha fatto la prova per vedere quanto si resiste senza mangiare,pur continuando il cammino ? :cry: :cry:
 
Top
view post Posted on 28/8/2012, 15:45
Avatar

Over 400

Group:
Member
Posts:
416
Location:
Roma

Status:


Non saprei che dirti. Ritengo che la resistenza alla fame sia anche un discorso mentale. In periodi in cui avevo orari molto elastici per il pranzo/cena resistevo decisamente di più. Da qualche anno sono diventato decisamente più abitudinario ma questo ha appunto diminuito questa mia capacità di resistere. Quando si fa ora di mangiare, il dover aspettare ulteriormente mi rende decisamente più irritabile e nervoso.
Questa almeno è la mia esperienza.

Saluti
Manuel
 
Top
view post Posted on 28/8/2012, 20:56
Avatar

Andrea

Group:
Member
Posts:
276
Location:
Perosa Argentina Val Chisone

Status:


bho credo sia molto soggettivo io durante una camminata se non mangio ogni 3 ore divento intrattabile e in breve tempo mi sento sfinito (sarà che non riesco a mettere su neppure un filo di grasso di riserva )
 
Contacts Contacts  Top
sopravvissuta73
view post Posted on 29/8/2012, 10:36




Non è facile risponderti Ferdi. A volte a casa passo l'intera giornata a fare qualcosa che mi appassiona e mi dimentico letteralmente di mangiare, ma camminando è diverso, ne sento il bisogno spesso, magari anche solo una barretta o tre albicocche essiccate, ma almeno ogni 2 o 3 ore devo buttar giù qualcosa.
Se poi parliamo di casi estremi, in cui non si possa accedere al cibo per cause di forza maggiore, si sopravvive per diverse settimane, ma di certo non si sta bene.
Sinceramente al tuo posto non mi sottoporrei ad una prova simile mentre sei solo in mezzo ai boschi.
Quanto al cercare di ridurre il peso da trasportare, 3 chili di grasso in più nel corpo li porti sempre addosso tu, non pesava meno 1 chilo di cibo in un sacchettino?
 
Top
view post Posted on 29/8/2012, 18:36
Avatar

Marco

Group:
Staff
Posts:
1,563
Location:
Dalle dolci colline Umbre (Perugia)

Status:


Scusa la franchezza Ferdinando ma la titengo una cosa sciocca, non è con le riserve che si va avanti, meglio portarsi 3kg sulle spalle nello zaino che portarseli sulla pancia, te lo dico da individuo in sovrappeso, comunque non puoi fare come gli orsi, per avere forze cosanti devi avere un' alimentazione costante.
 
Top
Sudotanto
view post Posted on 31/8/2012, 13:58




Ci sono troppe variabili....quante kcal necessiti al giorno, quanto cammini, che peso ti porti dietro, quanta salita fai ecc ecc.
In realtà non son test da farsi...tieni conto che i primi 30' circa consumi qli zuccheri in eccesso, poi i grassi ma se sfori con la frequenza cardiaca...allora intacchi i muscoli.

insomma...non è cosa da farsi....
 
Top
Speleoalp
view post Posted on 31/8/2012, 19:10




Io spesso mi accordo di non aver mangiato per due giorni, ovviamente un cioccolatino o un cornetto ci sono, ma non ne ho sentito nessuna necessità.
Però ci sono anche giorni in cui mangio come una "vacca".
Diciamo che và a periodi. Ma non sono un gran mangione di natura,...
 
Top
virtus70
view post Posted on 1/9/2012, 10:19




Riguardo la fame e la resistenza, ieri ho letto un articolo molto interessante che vi riporto:
Gli Hunza, la popolazione più longeva del mondo.
Tratto da:http://contiandrea.wordpress.com/

Con questo articolo completo la tematica iniziata tramite l’articolo “Digiuno terapeutico, nutrimento per l’anima”.
Tempo fa iniziai una ricerca sul popolo più longevo al mondo e scoprii dati molto interessanti.
E’ il popolo degli Hunza: questa popolazione non solo vive in media 130-140 anni ma non conosce neppure le nostre tanto temute patologie degenerative, il cancro, malattie del sistema nervoso, ecc..
Vivono al confine nord del Pakistan all’ interno di una valle sulla catena Himalayana e sono la popolazione in assoluto più longeva della terra.
La nostra èlite medica si vanta di tenere in vita i nostri anziani fino agli 80 anni e oltre. Ebbene, gli Hunza, senza ricorrere ai prodigi della nostra scienza mendica, a cento anni sono vivi, incredibilmente attivi, lavorano ancora nei campi e curano i loro figli con estrema vivacità e vitalità. Le donne Hunza sono ancora prolifiche anche oltre i novant’anni. Chiaramente per riuscire a concepire a tale età, il loro fisico è ancora piuttosto giovanile e non ha nulla a che vedere con le nostre novantenni.
Gli strumenti indiscutibilmente più utili alla loro longevità paiono essere il lungo digiuno a cui sono sottoposti ogni anno, l’alimentazione vegetariana e l’acqua alcalina presente nelle loro terre.

Digiuno e prodotti vegetali
Gli Hunza vivono infatti dei frutti della natura e soffrono anche un lungo periodo di carestia nei mesi invernali. Adottano forzatamente quello che i naturopati definiscono “digiuno terapeutico”. L’altopiano su cui vivono, in Pakistan, è un luogo in gran parte inospitale e non dà raccolto sufficiente per alimentare i 10.000 abitanti Hunza per tutto l’anno.

Coltivano orzo frumento, miglio, grano saraceno e la verdura da orto: pomodori, cavoli, spinaci, rape, piselli e avevano numerosi gli alberi di noci e albicocche, ciliegie, more, pesche, pere e melograni. Fino a marzo però, quando matura l’orzo, digiunano anche per settimane intere (fino a due mesi in semi digiuno) per poter razionare i pochi viveri rimasti in attesa del primo raccolto.
Il bello è che questa “bizzarra” consuetudine, che secondo vecchi concetti di nutrizionismo porterebbe a debolezza, morte e distruzione, al contrario nel corso degli anni ha prodotto nella popolazione straordinarie capacità di vigore.
Un Hunza può andare camminare tranquillamente per 200 km a passo spedito senza mai fermarsi.
Le forti doti di resistenza sono conosciute in tutto l’oriente, tanto che nelle spedizioni Himalayane, sono assoldati come portatori.

Il digiuno nel mondo animale
Anche in molti animali il digiuno è una cosa normale per la sopravvivenza, nei periodi di carenza di prede. In autunno gli stambecchi, camosci e cervi mangiano molto di più per accumulare grasso per l’ inverno, che a causa dell’ altitudine dove vivono, non permette l’ approvvigionamento di cibo sufficiente. Il bello che i violenti scontri che i cervi hanno tra di loro per l’ accoppiamento e la successiva fecondazione avvengono proprio in pieno inverno, quindi praticamente a digiuno, che non compromette, anzi enfatizza le loro energie. Gli uccelli migratori mangiano a fine estate più del fabbisogno e quando partono verso i luoghi più caldi sono talmente grassi da pesare il doppio del normale. Ma durante la migrazione, che può arrivare anche a 5000 km, non si fermano mai e a fine corsa il loro perso ritorna normale. I lupi cacciano per giorni, ma poi possono restare per settimane senza mangiare e nello stesso tempo percorrono grandi distanze per procacciare altro cibo, vivendo con il solo grasso corporeo come del resto quasi tutti i predatori. Anche i pesci digiunano, come per esempio il salmone, che nella sua famosa risalita del fiume non ingerisce nulla, nemmeno nel successivo periodo della posa delle uova. In sostanza il digiuno è una condizione che non è quindi nata da 10.000 anni, ma da milioni di anni della storia stessa dell’uomo/animali ed è per questo che apporta molti benefici.

Acqua alcalina
L’ultimo elemento fondamentale per la forza, e la longevità di questo popolo fu la composizione dell’ acqua. Dopo diversi studi emerse che l’acqua degli Hunza possedeva elevato pH (acqua alcalina), con notevole potere antiossidante ed elevato contenuto di minerali colloidali. Effettivamente come sperimentatore e ricercatore indipendente devo dire che digiunare con acqua alcalina è molto più semplice che digiunare con acqua di rubinetto o imbottigliata. L’acidosi metabolica innescata dal digiuno prolungato viene infatti compensata e il ph rimane più stabile. Per quanto riguarda l’alimentazione ho già spiegato che l’unico frutto a mantenere il ph umano stabile è la mela rossa; nel digiuno invece ci si può aiutare bevendo acqua alcalina, acqua con argilla verde ventilata, o facendo lavaggi interni/esterni con acqua e sale integrale.
Oggi il territorio degli Hunza è stato intaccato dalla società “evoluta” e anche lì sono arrivati cibi spazzatura, farina 0 impoverita, zucchero bianco, sale sbiancato chimicamente, ecc… e con loro le prime carie, le prime problematiche cardiovascolari, i primi problemi reumatici che l’Occidente evoluto conosce bene. In pochi sono riusciti a scampare da questo inquinamento “evolutivo” evitando ogni forma di contagio con usanze e abitudini percepite ad istinto come innaturali e dannose.

Conclusioni
Ragioniamo con calma e chiediamoci se hanno senso le classiche chiacchiere da bar che sentiamo comunemente:
“Aveva 80 anni, per lo meno ha vissuto a lungo e ora ha smesso di soffrire”…
“Ormai ho 35 anni, mi devo sbrigare se voglio avere un bambino”…
“Ho superato i 40 anni, devo stare attento a non esagerare con l’attività fisica”…
“Ho 30 anni, ho le ginocchia a pezzi, dovrò smettere di giocare a pallone”, ecc…
“Signora, a 60 anni è normale pensare ad una dentiera” ……….

Esiste veramente un orologio biologico incontrovertibile nell’uomo o sono gli stili di vita errati ad accelerare il corso delle lancette?
Hanno senso le ansie di alcune donne che toccati i 30 anni iniziano già a temere di non riuscire ad avere figli “in tempo”?
E’ veramente fisiologico avere ad una certa età menopausa, andropausa, osteoporosi, artrosi, demenza senile …. ?
E’ normale lo scatenarsi di così tante patologie senili, cronico-degenerative, o al sistema nervoso?
Ciò che è normale in una società malata potrebbe essere contro natura o senza senso per un popolo consapevole.

 
Top
view post Posted on 12/9/2012, 14:41
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


Fatto il test: 17 Km in montagna con una tavoletta di cioccolata dell'hard discount.Ho bevuto 2 caffè,una birra da mezzo litro e 1 litro di acqua.
Non ho sentito fame, anche se al rifugio avrei mangiato un bel piatto di spaghetti. Calorie ingerite 600 della cioccolata + 200 tra birra e caffè (a spanne)
A casa ho mangiato un gelato e fino al mattino niente altro.
Niente crampi, pesantezza.
Penso che anche noi siamo come le macchine: c'è quella che fa 20km con un litro e quella che ne fa 5.
nello zaino avevo altri alimenti:datteri,barrette frutta secca e muesli che non ho usato


cioccolata bellarom

Percorso con dislivelli, (manca un pezzo di traccia)
Da cioccolata bellarom

 
Top
view post Posted on 3/11/2012, 19:41
Avatar

......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

Group:
Staff
Posts:
3,865
Location:
Alto Vicentino

Status:


Meno si mangia e più si campa.
Una popolazione con persone che superano i 130 anni tirando cinghia.Sarà vero ?
"La popolazione degli Hunza non solo vive in media 130-140 anni ma non conosce neppure le nostre tanto temute patologie degenerative, il cancro, malattie del sistema nervoso, ecc..
Vivono al confine nord del Pakistan all’ interno di una valle sulla catena Himalayana e sono la popolazione in assoluto più longeva della terra.

La nostra èlite medica si vanta di tenere in vita i nostri anziani fino agli 80 anni e oltre. Ebbene, gli Hunza, senza ricorrere ai prodigi della nostra scienza mendica, a cento anni sono vivi, incredibilmente attivi, lavorano ancora nei campi e curano i loro figli con estrema vivacità e vitalità. Le donne Hunza sono ancora prolifiche anche oltre i novant’anni. Chiaramente per riuscire a concepire a tale età, il loro fisico è ancora piuttosto giovanile e non ha nulla a che vedere con le nostre novantenni.
Gli strumenti indiscutibilmente più utili alla loro longevità paiono essere il lungo digiuno a cui sono sottoposti ogni anno, l’alimentazione vegetariana e l’acqua alcalina"
http://pianetablunews.wordpress.com/2012/1...e-degenerative/
 
Top
view post Posted on 3/11/2012, 19:54
Avatar

Simone

Group:
Member
Posts:
909
Location:
Reggio Nell'Emilia

Status:


mai sentiti...fantastici! grazie ferdi
 
Top
10 replies since 28/8/2012, 10:22   613 views
  Share