Come trasportate il vostro cibo?

Lo ponete in un sacco apposito in un determinato punto dello zaino o in una borsa esterna a parte?
Chiudete biscotti, crackers e altre cose friabili in contenitori per evitarne lo sbriciolamento o li portate liberi?
Travasate gli alimenti in sacchetti o scatoline di plastica o li lasciate nelle confezioni originali?
Insomma, come al solito voglio carpire tutti i vostri segreti!!!

Io di solito per gite di un giorno non mi preoccupo troppo.
Di solito due panini, qualche barretta per sicurezza, una banana e 4 biscotti di numero.
Tengo tutto in un sacchetto di tela, così mi fà "condensa".
Posizionati all'interno, su un lato dello zaino.
Sul corpo tengo solo le caramelle di zucchero d'uva.

Se ho dei cibi che sarebbe meglio tenere lontano dal caldo, porto una piccola borsetta termica in cui infilo un sacchettino ghiacciato. Se decido di pernottare in tenda il cibo principale per la sera lo metto nella parte bassa dello zaino.
Devo però dire che non sono un gran mangione e quindi i miei viveri e le scorte, per sicurezza, sono sempre e comunque compatte e minime.

Interessa anche a me, l'argomento.. non solo sono mangiona, ma non so proprio rassegnarmi a mangiare "male", o cose troppo arrangiate

Mi riferisco a trekking con almeno un pernottamento e quindi con una cena e una successiva colazione.
Mi interessava solo sapere se per biscotti, creckers o simili utilizzate qualche contenitore di plastica per evitare che diventino pangrattato e se il cibo lo portate dentro o fuori lo zaino, in semplici sacchetti o borse particolari.
Ad esempio molti lo tengono in una sacca stagna al centro dello zaino, contro lo schienale. Altri lo mettono in un bidone stagno agganciato all'esterno.

I biscotti li metto spesso in un piccolo contenitore, di quelli che si usano in cucina. Di platcia con il coperchietto. Ce ne sono di tutti i tipi, a forma di banana, piatti, rotondi,etc...

Sì infatti pensavo a qualcosa di simile. Ma siccome tra crackers e biscotti da portare via si va dai 6 ai 10 pacchettini, stavo pensando di usare una vaschetta da gelato o uno di quei cestinetti trasparenti con i quali si vendono i pomodori o le pesche, che sono più leggeri dei comuni contenitori ermetici da cucina.

io onestamente non mi pongo troppi problemi. Sicuramente in qualunque mia gita il cibo occupa la parte maggiore dello zaino, seguito subito dall'acqua.
Ora, io cerco di essere sempre il più leggero possibile, quindi via di pasti disidratati, Ramen, risotti precotti tipo Gallo (ma anche quelli del conad non sono malvagi, per essere quel che sono). Eventualmente scatolette, tipo insalatissime o frutta sciroppata, perchè se non mangio verdura o frutta per due giorni divento cattivo.
Per le colazioni, bustine di thè o caffè solubile, dentro la gavetta. Niente biscotti, solo barrette. Una mia colazione "civile" è sempre molto abbondante, quindi in genere uso i pasti sostitutivi (non da dieta, quelli belli calorici) o in alternativa più barrette tipo snickers o lions, che mangio anche per merenda.

In generale, comunque, ripongo tutto in una sacca stagna per due ragioni: la prima è che ho solo sacche stagne e comunque, se si dovesse aprire qualcosa (come un'insalatissima che ha avuto la brillante idea di aprirsi a metà del primo giorno) non va a sporcare tutto il resto. Infondo, a parte il sacco a pelo e poco altro, tengo tutto nelle sacche stagne.

Grazie Giova, ora comincio ad avere le idee un po' più chiare.
Intanto sono riuscita a mettere insieme due "menù" decenti per me e mio marito, da 2500 Kcal e 800 gr di peso il mio, e da 3500 Kcal e 1000 gr di peso quello di mio marito. Entrambi necessitano al max di 500 ml d'acqua cad per le preparazioni e pochi minuti di cottura.
Adesso sto rifinendo cercando di limare ancora un po' peso e ingombro.
Quando avrò finito metterò tutto sul tavolo e sceglierò i contenitori adatti. La sacca stagna (o il sacchettone da freezer) sarà al primo posto e poi userò un contenitore sulla scia di Speleo (Luca) per i pacchettini soggetti a sbriciolamento.
Poichè nei miei trek il "menù" tipo viene consumato per la cena del primo giorno, la colazione, gli spuntini e il pranzo del secondo, collocherò la sacca circa a metà zaino, subito sopra il necessario per il bivacco e la gavetta e il fornello. Più a portata di mano terrò invece gli snack e il pranzo al sacco del primo giorno.
Adesso speriamo di guarire in fretta e riuscire a passare dalla teoria alla pratica.

Io le sacche stagne le trovo indispensabili, anche se ho cominciato ad usarle da poco. Intanto ti tengono la roba "aggregata" e quidi è più comodo quando devi svuotare lo zaino. Uso queste: www.decathlon.it/3-fodere-impermeabili-abiti-id_8028582.html
In quella piccola tengo coperta termica, salviette umide, fazzolettini, asciugamano piccolo in microfibra (basta per tutto il corpo) e un porta occhiali con dentro crema, dentrifricio e spazzolino, e hand-warmers. Nella media il cambio, quindi mutande, calze, una maglietta e un pile (eventualmente anche sovrapantaloni impermeabili o pantaloni leggeri per emergenza o supplemento). In più, la uso come cuscino.
Quella grande contiene il cibo, e un'altra sacca di plastica chiudibile per la spazzatura. Adesso ne comprerò altre tre. Oltretutto, come per il guado in val di fumo (vedi sez. "vi racconto") dovendo guadare un fiume bello gonfio, ne ho svuotata una per metterci macchina foto, potafoglio, telefono.

@Cri, attenta a non farti ingannare dal gioco delle kcal. Per come la vedo io, è solo una fregatura inventata dai prodotti "dietetici". Tecnicamente, una caloria (Cal) è la quantità di energia necessaria per portare da 14,5° a 15,5° la temperatura di un grammo di H2O (acqua distillata) a pressione 1 atm (cioè livello del mare). Capisci quindi che le variabili in ballo sono tante, e il gioco non funziona tanto bene. Oltretutto, 100gr di carne di maiale contengono circa 120kcal, e 100gr di pasta integrale 130 circa. Diciamo che siamo alla pari, ma la carne non ti potrà mai dare la stessa energia della pasta (o di qualunque altro alimento contenente polisaccaridi - carboidrati in gergo); infatti, il corpo umano trae energia dagli zuccheri che in esso sono presenti (glicogeno) e/o vengono immessi (zuccheri semplici, come fruttosio, glucosio, ma anche lattosio che è un disaccaride, e zuccheri complessi come l'amido, il maltosio..) e solo nel caso in cui questi non siano più disponibili, si nutrirà delle scorte di grasso prima, e delle proteine poi. Gli amminoacidi, che costruiscono le proteine hanno prevalentemente funzione plastica, e non energetica.
Oltretutto, la digestione dei carboidrati dura in media 3 ore, mentre le proteine possono necessitare fino a 8 ore per essere demolite. Tutta l'energia necessaria per la digestione, è energia che il tuo corpo non potrà più utilizzare per reggere i ritmi di un trekking.
Per farla breve, in un'uscita di più giorni, è necessario che gli alimenti principali contengano carboidrati; attenta agli zuccheri semplici! Nel caso di un momento di "debolezza" cioè ipoglicemia, la prima cosa che ci viene da fare è mangiare un pezzo di cioccolato o una caramella. I monosaccaridi in essi contenuti, una volta in circolo (ci mettono molto poco) provocheranno il rilascio di insulina, che abbasserà ulteriormente la glicemia, creando l'effetto opposto a quello desiderato.

Insomma, privilegia zuppe, risotti, pasta, patate e pane, e di quando in quando, vai di birra! Scusa la prolissità, ma almeno spero di essere stato chiaro

Sei grande Giova!!! Tranquillo, sono abbastanza informata sul funzionamento dei vari nutrienti nel corpo e conosco l'azione altalena insulina-glucagone sulla glicemia, per cui di solito faccio uso di cereali integrali, che hanno un indice glicemico più basso e comunque hanno un'assimilazione più lenta. Nello stilare il famoso menù, oltre alle calorie, ho rispettato il più possibile l'equilibrio tra le categorie dei nutrienti (55% carboidrati, 30% grassi e 15% proteine) e non ho inserito nè caramelle nè cioccolata, ma solo biscotti e barrette ai cereali (a parte lo zucchero per il caffè!).
Per i cali energetici porto con me le tavolette masticabili della enervit, che sono prevalentemente maltodestrine.

Io li porto in pancia

Quelli che non ci stanno li metto in un sacchettino stagno o in sacchetti ziplock tipo quelli della cuki per evitare che succedano disastri, non sarebbe la prima volta. Se sto via più giorni allora mi faccio dei sacchettini, uno per ogni giorno, con dentro tutto. Invece gli snack li tengo tutti insieme.

Invece per quello che mi riguarda il discorso calorie è fondamentale, perchè è l'unico modo di sapere quanto cibo ti devi portare. E tengo gli zuccheri attorno al 60%, con quelli semplici in percentuale molto bassa, poi grassi, attorno al 30% in inverno (indispensabili la notte, forniscono calorie, quindi calore, lentamente e per un lungo periodo), il resto proteine. Ottimi trovo i prodotti tipo salsicce secche, belle piene di grassi e proteine, poco peso e niente scarto o acqua per cucinarli. Unica avvertenza in inverno portarseli già tagliati a pezzettini, o gelano e mangiarli diventa impossibile (anche la cioccolata).

Poi naturalmente quando si sta via pochi giorni credo che l'importante sia avere la pancia piena, energie a sufficienza per andare belli spediti e peso più ridotto possibile, non è che divento matto a guardare le proporzioni fra macrocategorie. Diverso sarebbe se si sta via due mesi, ma purtroppo quello è privilegio di pochi fortunati

Vero!
Ma chi si accontenta gode...si dice, e allora vanno benissimo anche due giorni! Essendo mezza sciancata non posso fare altro che fare preparativi e voli pindarici, ma appena sto meglio scappo via!!! Le riserve alimentari sono pressoché pronte e ho fatto qualche nuovo acquisto di attrezzatura. Stavolta deve andare tutto secondo i piani!