| In effetti sono stato un po' rude nel mio commento, mi scuso, anche se credo che dire chiaramente quello che si pensa sia la cosa migliore. L'unica cosa che proprio non mi va giù è che quando si parla di montagna arriva sempre qualcuno che tira in ballo la sopravvivenza, che è una cosa totalmente diversa. La sopravvivenza credo che sia una cosa affascinante, me ne sono interessato moltissimo anch'io, ho fatto parecchi esperimenti, ho provato parecchio, specialmente per quello che riguarda l'acqua e il freddo intenso, e un paio di volte mi sono anche trovato in situazioni di "semi sopravvivenza". Ma non centrano assolutamente con il trekking, con la montagna, con le escursioni fra amici sulle Dolomiti, dove si va per vivere, non per sopravvivere. Mi ci sono trovato perchè sono andato ben oltre quello che è l'escursionismo, sono andato a cercarmela ignorando le mie conoscenza, e l'ho fatto comunque con una base di esperienze outdoor che difficilmente mi potrebbe lasciare a piedi (esperienze fisiche ma anche psicologiche).
E comunque le nozioni base della sopravvivenza sono una cosa che è insita nel bagaglio di conoscenze di ogni buon escursionista, perchè sono tecniche, comportamenti, modi di pensare e di porsi che vengono a galla con il tempo, con l'osservazione, con l'esperienza. Nessuno può pensare di essere in grado di insegnare per esempio a rispondere positivamente agli stress psicologici, al panico, alla paura che una situazione di emergenza grave scatena, anche nelle persone più preparate, tanto meno in un video. Non si sa che preparazione abbia la persona a cui mi rivolgo, sicuramente chi segue certe cose non è certo un escursionista esperto, è in genere un ragazzino un po' vivace, gli altri queste cose già le conoscono, sono tutte scontate e facilmente acquisibili semplicemente con l'esperienza e l'osservazione. Chi conosce bene la montagna queste cose già le sa, è chi non la conosce, l'inesperto, che le segue, e più è inesperto più le trova affascinanti.
Invece si impara con il tempo, si inizia a presagire lo shock psicologico le prime volte che si fa scuro e ti accorgi che non sai dove sei e che ci sono 15 gradi sotto zero, quando senti il lampo che si schianta 30 metri più in là e ti trovi nella bufera senza nessun riparo, in mezzo alla roccia, quando senti il mal di testa arrivare e ti accorgi che non hai più niente da bere da ore... Nessuno può insegnare a reagire a queste violentissime emozioni, e tanto meno in un video. E volerlo fare secondo me è sbagliato, perchè non è insegnare (non si può fare in un video, si deve fare con la persona li davanti, sempre sotto controllo, accertandosi dei suoi limiti e prevenendo errori dannosi, seguendola), ma è istigare.
Prima si diventa bravi escursionisti, poi automaticamente si acquisiscono le conoscenze per andare oltre, per fare le stesse cose con meno attrezzatura, o completamente senza (perchè alla fine la sopravvivenza è proprio e semplicemente questo: fare senza niente quello che altri fanno, normalmente e per divertimento, ben equipaggiati). Voler insegnare queste cose, tanto più senza un contatto diretto e senza un controllo diretto della sicurezza delle persone a cui ci si rivolge, a mio avviso è moralmente ed eticamente sbagliato. Perchè queste nozioni servono solo a chi di montagna sa poco, e quindi dovrebbe imparare non ad andare in giro senza niente, ma dovrebbe imparare come ci si va normalmente, superando via via i limiti precedenti, aumentando le giornate, riducendo la temperatura, riducendo l'attrezzatura. Poi il riparo d'emergenza si impara a farlo da soli, naturalmente, perchè si hanno acquisito le conoscenze per trovare i posti migliori per fermarsi, si conoscono i principi fondamentali della termoregolazione, dell'ipotermia, delle dinamiche delle correnti...
Quando vado in montagna con persone alle prime armi cerco di spiegare loro i "trucchi", facendogli notare i pericoli, spiegandogli cosa è meglio e cosa è peggio, soprattutto evidenziando le vie di fuga, che ci sono quasi sempre. Lo faccio stando li, con loro, rispondendo alle domande, facendo provare e capire. Lo faccio perchè possano andare oltre, superare sè stessi e i propri limiti, sempre però rispettando la loro sicurezza e il loro benessere psichico e fisico. Il resto lo troveranno da soli, la prima volta che si troveranno a dormire nella neve senza sacco a pelo, perchè sapranno, a quel punto, come funzionano i principi fisici, come reagisce il loro corpo già ben allenato, come si legge il terreno, i venti, le correnti, i pendii, la neve... Avranno un bagaglio di conoscenze che darà loro tutto quello che è necessario per sopravvivere, avranno la conoscenza della vita in montagna, e da quella potranno ricavare la conoscenza della "vita senza".
Non insegno a pescare con le mani a chi non sa neanche come è fatta una canna da pesca, li aiuto a costruirsi la loro personale canna, a leggere il fiume, a capire il comportamento dei pesci, i periodi di riproduzione, la dinamica delle correnti, il comportamento degli animali nelle varie stagioni, con il bello e il brutto tempo. Do loro le nozioni della pesca. Una volta acquisite a fondo, se c'è qualcuno in grado di prendere un pesce con le mani saranno proprio loro. Non perchè esperti di soprappesca, ma perchè esperti di pesca.
Insomma, riguardo all'oggetto del 3d, è come insegnare in video a fare le impennate in moto a chi in moto ci sa andare poco anche normalmente, perchè chi ha anni di esperienza di cross le impennate vengono naturali senza che nessuno le abbia mai insegnate. Secondo voi è una cosa intelligente da fare?
Ecco, spero di essermi spiegato e di aver chiarito come la penso riguardo a queste persone, che considero, scusate ma sono sempre franco, non molto etiche e potenzialmente dannose, per le persone inesperte a cui si rivolgono senza un controllo diretto e per l'immagine che danno della montagna e della natura a chi invece andrebbe educato ad amare, non a temere. Insegnassero a usare una bussola sicuramente farebbero un servizio migliore, anche se ho visto personalmente "esperti" di sopravvivenza senza le più elementari nozioni di orientamento e cartografia.
Edited by Stefanobi - 15/9/2011, 09:08
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