Passi lenti

Natura in Corso: Video Corsi Sopravvivenza, ufficiali Settore Nazionale Sopravvivenza CSEN

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davide.pezzoni
view post Posted on 14/9/2011, 14:11




simpatico, quantomeno è un tipo aperto alle critiche. comunque anche se alcune considerazioni sono abbastanza superflue per le esperienze di trekking, credo che siano comunque un contributo che al massimo può essere filtrato. ;)
 
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Stefanobi
view post Posted on 15/9/2011, 07:42




In effetti sono stato un po' rude nel mio commento, mi scuso, anche se credo che dire chiaramente quello che si pensa sia la cosa migliore. L'unica cosa che proprio non mi va giù è che quando si parla di montagna arriva sempre qualcuno che tira in ballo la sopravvivenza, che è una cosa totalmente diversa. La sopravvivenza credo che sia una cosa affascinante, me ne sono interessato moltissimo anch'io, ho fatto parecchi esperimenti, ho provato parecchio, specialmente per quello che riguarda l'acqua e il freddo intenso, e un paio di volte mi sono anche trovato in situazioni di "semi sopravvivenza". Ma non centrano assolutamente con il trekking, con la montagna, con le escursioni fra amici sulle Dolomiti, dove si va per vivere, non per sopravvivere. Mi ci sono trovato perchè sono andato ben oltre quello che è l'escursionismo, sono andato a cercarmela ignorando le mie conoscenza, e l'ho fatto comunque con una base di esperienze outdoor che difficilmente mi potrebbe lasciare a piedi (esperienze fisiche ma anche psicologiche).

E comunque le nozioni base della sopravvivenza sono una cosa che è insita nel bagaglio di conoscenze di ogni buon escursionista, perchè sono tecniche, comportamenti, modi di pensare e di porsi che vengono a galla con il tempo, con l'osservazione, con l'esperienza. Nessuno può pensare di essere in grado di insegnare per esempio a rispondere positivamente agli stress psicologici, al panico, alla paura che una situazione di emergenza grave scatena, anche nelle persone più preparate, tanto meno in un video. Non si sa che preparazione abbia la persona a cui mi rivolgo, sicuramente chi segue certe cose non è certo un escursionista esperto, è in genere un ragazzino un po' vivace, gli altri queste cose già le conoscono, sono tutte scontate e facilmente acquisibili semplicemente con l'esperienza e l'osservazione. Chi conosce bene la montagna queste cose già le sa, è chi non la conosce, l'inesperto, che le segue, e più è inesperto più le trova affascinanti.

Invece si impara con il tempo, si inizia a presagire lo shock psicologico le prime volte che si fa scuro e ti accorgi che non sai dove sei e che ci sono 15 gradi sotto zero, quando senti il lampo che si schianta 30 metri più in là e ti trovi nella bufera senza nessun riparo, in mezzo alla roccia, quando senti il mal di testa arrivare e ti accorgi che non hai più niente da bere da ore... Nessuno può insegnare a reagire a queste violentissime emozioni, e tanto meno in un video. E volerlo fare secondo me è sbagliato, perchè non è insegnare (non si può fare in un video, si deve fare con la persona li davanti, sempre sotto controllo, accertandosi dei suoi limiti e prevenendo errori dannosi, seguendola), ma è istigare.

Prima si diventa bravi escursionisti, poi automaticamente si acquisiscono le conoscenze per andare oltre, per fare le stesse cose con meno attrezzatura, o completamente senza (perchè alla fine la sopravvivenza è proprio e semplicemente questo: fare senza niente quello che altri fanno, normalmente e per divertimento, ben equipaggiati). Voler insegnare queste cose, tanto più senza un contatto diretto e senza un controllo diretto della sicurezza delle persone a cui ci si rivolge, a mio avviso è moralmente ed eticamente sbagliato. Perchè queste nozioni servono solo a chi di montagna sa poco, e quindi dovrebbe imparare non ad andare in giro senza niente, ma dovrebbe imparare come ci si va normalmente, superando via via i limiti precedenti, aumentando le giornate, riducendo la temperatura, riducendo l'attrezzatura. Poi il riparo d'emergenza si impara a farlo da soli, naturalmente, perchè si hanno acquisito le conoscenze per trovare i posti migliori per fermarsi, si conoscono i principi fondamentali della termoregolazione, dell'ipotermia, delle dinamiche delle correnti...

Quando vado in montagna con persone alle prime armi cerco di spiegare loro i "trucchi", facendogli notare i pericoli, spiegandogli cosa è meglio e cosa è peggio, soprattutto evidenziando le vie di fuga, che ci sono quasi sempre. Lo faccio stando li, con loro, rispondendo alle domande, facendo provare e capire. Lo faccio perchè possano andare oltre, superare sè stessi e i propri limiti, sempre però rispettando la loro sicurezza e il loro benessere psichico e fisico. Il resto lo troveranno da soli, la prima volta che si troveranno a dormire nella neve senza sacco a pelo, perchè sapranno, a quel punto, come funzionano i principi fisici, come reagisce il loro corpo già ben allenato, come si legge il terreno, i venti, le correnti, i pendii, la neve... Avranno un bagaglio di conoscenze che darà loro tutto quello che è necessario per sopravvivere, avranno la conoscenza della vita in montagna, e da quella potranno ricavare la conoscenza della "vita senza".

Non insegno a pescare con le mani a chi non sa neanche come è fatta una canna da pesca, li aiuto a costruirsi la loro personale canna, a leggere il fiume, a capire il comportamento dei pesci, i periodi di riproduzione, la dinamica delle correnti, il comportamento degli animali nelle varie stagioni, con il bello e il brutto tempo. Do loro le nozioni della pesca. Una volta acquisite a fondo, se c'è qualcuno in grado di prendere un pesce con le mani saranno proprio loro. Non perchè esperti di soprappesca, ma perchè esperti di pesca.

Insomma, riguardo all'oggetto del 3d, è come insegnare in video a fare le impennate in moto a chi in moto ci sa andare poco anche normalmente, perchè chi ha anni di esperienza di cross le impennate vengono naturali senza che nessuno le abbia mai insegnate. Secondo voi è una cosa intelligente da fare?

Ecco, spero di essermi spiegato e di aver chiarito come la penso riguardo a queste persone, che considero, scusate ma sono sempre franco, non molto etiche e potenzialmente dannose, per le persone inesperte a cui si rivolgono senza un controllo diretto e per l'immagine che danno della montagna e della natura a chi invece andrebbe educato ad amare, non a temere. Insegnassero a usare una bussola sicuramente farebbero un servizio migliore, anche se ho visto personalmente "esperti" di sopravvivenza senza le più elementari nozioni di orientamento e cartografia.

Edited by Stefanobi - 15/9/2011, 09:08
 
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view post Posted on 15/9/2011, 12:22
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......Ferdinando..... Viaggiare significa muovere alla scoperta dell'altro.E il primo sconosciuto da scoprire siete voi.

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Sono d'accordo col ragionamento di Stefano
Mi sento un po' in colpa.
Io ho contattato Roberto Magazzini, dopo aver visto il video e non ho dato alcun link, gli ho solo detto che stavamo discutendo i suoi video, e che trovavamo qualche incongruenza.
Voglio fare l'avvocato del diavolo.
Roberto,a quanto ho capito fa il lavoro di
www.palkiewicz.com/zyciorys/index.php?p=wypowiedzi
Insegna a cavarsela in certe situazioni per gente senza una esperienza specifica.
I video,secondo me sono un invito a partecipare ai suoi corsi.
Fa un lavoro con passione e che molti invidiano,
Che poi non c'entri con la filosofia di PASSI LENTI, sono d'accordo.
Ci sono cose che vale sempre la pena di conoscere, anche se non si metteranno mai in pratica, se non altro per capirle o per criticarle
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view post Posted on 15/9/2011, 14:05
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Marco

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Concordo con l' ultimo intervento di Ferdinando, secondo una logica razionale, è sempre meglio sapere e non aver bisogno, che, trovarsi nella situazione di aver bisogno ed essere nella più totale incapacità di reagire.
Non credo che tutto ciò che vi è stato insegnato a scuola lo abbiate messo in pratica nella vita di tutti i giorni, però vi è stato insegnato o quantomeno ve ne siete informati, quindi vale lo stesso per questo argomento, l'unica cosa potenzialmente dannosa a mio avviso è la non conoscenza delle cose e non il contrario, se lo sai ma non ne fai mai utilizzo tanto meglio, ma se un giorno ti trovvassi ad averne bisogno credo sia meglio sapere che ignorare.
 
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_Stefan_
view post Posted on 13/1/2012, 22:07




quindi da novellino mi consigliate di nn sentire tutto quello che dice ? premetto che nn seguo mai nulla alla lettera ma cerco di ragionare se ha senso o meno però quando manca l'esperienza non posso dire se dice o meno cavolate
 
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Stefanobi
view post Posted on 15/1/2012, 08:49




Sentire e imparare va sempre bene. Però bisogna sempre partire dall'inizio, non dalla fine, bisogna conoscere i propri limiti e le proprie capacità, bisogna sapere bene le basi, metterle in pratica e andare sempre oltre, ma senza forzature, senza voler strafare. Viene tutto naturale, le cose che si imparano anche online le metti in pratica spontaneamente man mano che inizi a capire, a conoscere, allora ti ricordi di una cosa letta e la provi, e ci riesci (a volte :D ). Prima si impara a gattonare, poi a camminare, poi a correre, poi si puòò anche diventare un campione, ma tutti i campioni hanno iniziato gattonando.
 
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_Stefan_
view post Posted on 15/1/2012, 16:59




si alla fine mi hai rassicurato perché pensandoci su ci ero arrivato che è meglio prenderla con calma ( da quello che ho capito è anche la filosofia del passolentista :D )
 
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Shadow1987
view post Posted on 30/6/2014, 13:53




post interessante, sto vedendo qualche video...ho letto anche tutti i commenti, fate bene precisare o commentare: serve per capire meglio come la pensano gli altri su determinati strumenti o concetti! Grazie per il video
 
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37 replies since 4/9/2011, 11:40   1713 views
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